La green economy si conferma un settore produttivo strategico che ha portato la Puglia a diventare una delle regioni più virtuose d’Italia. La nostra regione, con 23.300 imprese attive, si è infatti classificata in nona posizione in Italia per numero assoluto di imprese che hanno investito o investiranno quest’anno in tecnologie e prodotti verdi. E’ quanto emerge dal rapporto Greenitaly 2016, presentato a Roma. GreenItaly 2016 è il rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, giunto alla settima edizione che misura la forza della green economy nazionale. Spinto da export e innovazione, il fatturato è aumentato, fra 2014 e 2015, nel 25,9% delle imprese che investono green, contro il 16,8% delle altre. Percentuali che nel manifatturiero salgono al 35,1% contro il 21,8%.
Per il Mezzogiorno è questo il settore su cui puntare in futuro visto anche le buone posizioni raggiunte da alcune regioni meridionali. La Lombardia è la regione con il più alto numero di imprese eco-investitrici, ne conta 69.390, quasi un quinto del totale nazionale; seguono il Veneto con 37.120 unità, il Lazio con 33.630 imprese green, l’Emilia-Romagna a quota 33.010 e la Toscana con 29.160. Quindi troviamo il Piemonte con 28.480: dal settimo posto in poi ci sono tre regioni del Sud, Campania (26.910), Sicilia (23.630) e Puglia (23.330).
Per quanto riguarda le province pugliesi, Bari si colloca al primo posto con 9.426 imprese green; seguono Lecce con 5.451 imprese green, Foggia a quota 3.223, Taranto con 3.013 e Brindisi a quota 2.213. La buone performance di Bari e Lecce si confermano anche a livello nazionale: Bari è anche sesta provincia italiana per numero di imprese green, mentre Lecce e diciottesima. Con 2.430 assunzioni non stagionali di green jobs previste dalle imprese per il 2016, la Puglia è la nona regione per rapporti di lavoro verdi programmati entro l’anno. La nostra è inoltre la regione leader nella produzione di energia pulita, confermandosi al primo posto per la produzione da fonti eoliche e fotovoltaiche e al terzo posto per le bioenergie. La Puglia inoltre è in prima fila per il recupero di siti inquinati, per la raccolta differenziata, per la tutela e il monitoraggio del territorio, delle coste e dei mari e infine per la bioedilizia. La tutela del paesaggio e dell’ambiente infatti passa anche per una progettazione urbana sostenibile. Le imprese edili pugliesi sono incentivate a costruire edifici sempre più efficienti sotto il profilo energetico e con un sempre minore impatto sul paesaggio, anche attraverso l’utilizzo usando materiali naturali e di provenienza locale.
Data: 22 Ott 2016
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