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Approda all’Auditorium Tatà di Taranto, il prossimo 10 febbraio, lo spettacolo frutto del progetto Soundz For Children, nato per offrire ai bambini la possibilità di esprimersi e comunicare liberamente attraverso la musica, trasmettendo loro i valori del rispetto, dell’inclusione e della solidarietà che rimuovono ogni ostacolo socio-culturale. Testimonial e promotore del progetto, Gegè Telesforo, che nella serata sarà protagonista di un concerto, accompagnato sul palco da Alfonso Deidda (sax/flauto/tastiera/voce), Seby Burgio (tastiera), “Fratello” Joseph Bassi (contrabbasso), Dario Panza (batteria) e Carolina Bubbico (voce, tastiera).Il live sarà anche un’occasione per presentare al pubblico i brani tratti dall’ultimo disco “Fun Slow Ride”, nato come un lavoro collettivo che riunisce 20 grandi artisti in una sola e unica “voce”.
Classe 1961, di origine foggiana, questo artista rappresenta una figura professionale dalle innumerevoli sfaccettature: cantante, percussionista, polistrumentista, Producer e A&R dell’etichetta Groove Master Edition, ma anche giornalista, entertainer, autore e conduttore radiotelevisivo. Il primo amore, tuttavia, resta la musica, cui Gegè dedica, da oltre 30 anni, ogni sforzo.
Lanciato artisticamente dal grande Renzo Arbore, nella sua carriera Telesforo ha saputo riportare in auge un’arte dimenticata all’estero, e da noi mai esistita, lo scat, ovvero l’improvvisazione vocale, raccogliendo attorno a sé il meglio della scena jazz-fusion romana. I primi anni ‘90, grazie al sodalizio con Ben Sidran – pianista, cantante e raffinatissimo critico musicale – lo catapultano negli Stati Uniti, dove inizia a collaborare con i musicisti più in vista, incidendo i suoi dischi per l’etichetta americana Go Jazz e lavorando in studi di registrazione prestigiosi come il Paisley Park di Prince, Sterling Sound e lo Skyline di New York.
Successivamente, la sua ricerca musicale si indirizza sul versante di un funk aggressivo e purissimo, in cui gli elementi jazzistici e improvvisativi si saldano a una rigorosa ed infallibile concezione ritmica dominata dal groove. Dal ’97 è special guest dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore ed è oggi riconosciuto nel mondo come uno degli ultimi artefici ed innovatori dello scat, «l’unico artista/performer italiano che si possa fregiare del titolo di Groove Master».