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Gallipoli, nigeriano sventa rapina e viene assunto

“Il ragazzo con regolare permesso di soggiorno è stato assunto dal titolare del supermercato.”
Gallipoli, nigeriano sventa rapina e viene assunto

Una rapina si è rivelata a lieto fine per un ragazzo nigeriano di 33 anni. Il giovane, mentre chiedeva l’elemosina fuori da un supermercato della città in provincia di Lecce Gallipoli si è reso conto che qualcosa non andava all’interno del supermarket.

Nel negozio di Gallipoli, lo scorso sabato, un bandito ha cercato di mettere a segno una rapina senza fare i conti prevedendo la presenza del ragazzo di buon cuore presente all’esterno della struttura. Il 33 enne, infatti, per niente intimorito dalla pistola del malvivente, non ha esitato un secondo nel bloccare lo stesso, non prima di una colluttazione.

Il ladro aveva fatto irruzione nel supermercato di Gallipoli con l’arnese, poi rivelatosi giocattolo, minacciando tutti i presenti fin quando non è riuscito nel proprio intento: ottenere una somma in denaro di 500 euro. Non appena uscito dallo store, però, il nigeriano ha deciso di intervenire riuscendo a farlo arrestare.

Richard, il ragazzo che lavorerà in un supermercato di Gallipoli

Questo gesto coraggioso è stato particolarmente apprezzato dal titolare del negozio così tanto da aver fatto decidere allo stesso di assumere il giovane Richard con un regolare contratto da magazziniere e aiutante nei supermercati della stessa catena alimentare presenti a Gallipoli.

Mauro Gaetani, questo il nome del titolare, ha dichiarato che il ragazzo fosse presente fuori dal supermercato da circa un anno il che ha probabilmente scatenato in lui il dovere di dover difendere un qualcosa che, sebbene non fosse suo, ha sentito quasi familiare. Motivo per il quale Richard si è meritato, dopo mesi passati ad aiutare clienti in cambio di qualche spicciolo, una dignità lavorativa.

Il rapinatore, un uomo di 54 anni di Gallipoli con precedenti penali è stato bloccato dal nigeriano presente in Italia con un regolare permesso di soggiorno. Ora, oltre al foglio che gli dà il diritto di essere in Italia, avrà presto un’altra importante carta: quella di un contratto lavorativo.


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