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La tradizione vuole che a Galatina si sia fermato l’apostolo Pietro nel suo viaggio da Antiochia a Roma; fino al 1861 il nome della cittadina è stato San Pietro in Galatina.
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Una delle chiese più famose del Salento si trova proprio qui, la Chiesa di San Paolo, meglio conosciuta come Cappella delle Tarantate, era in questo luogo che si conducevano, dal medioevo agli anni ’50 del secolo scorso, le donne che si pensava fossero state morse dalla tarantola. La Chiesa di San Paolo è uno dei luoghi simbolo del Tarantismo. Qui il 29 giugno, le donne tarantate bevevano l’acqua del pozzo attiguo alla chiesetta, e pregavano il santo di essere liberate dal veleno, durante il rito inoltre veniva effettuato un esorcismo musicale durante il quale le donne ballavano al ritmo frenetico dei tamburelli.
La Chiesa Madre è intitolata ad i Santi patroni della città, Pietro e Paolo, la chiesa sorge su di un preesistente edificio di culto greco ed è stata terminata nel 1770. La facciata in stile barocco è su due ordini e termina con un timpano sul quale si trova lo stemma della città. I tre portali sono stati realizzati dallo scultore leccese Giuseppe Zimbalo. Internamente la volta è affrescata con scene della vita di San Pietro e vi sono, interessanti tele settecentesche.
La Basilica di S. Caterina d’Alessandria è uno dei maggiori monumenti italiani di arte romanica e gotica, è stata dichiarata monumento nazionale nel 1870. La sua costruzione avvenne durante la seconda metà del ‘300 per poter custodire degnamente la reliquia di un dito della santa. La facciata esterna ha un bel rosone e tre portali finemente scolpiti. L’interno a cinque navate è splendidamente affrescato, per la realizzazione degli interni furono chiamati artisti provenienti da tutta Italia, prevalentemente di scuola giottesca e senese.
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Nel palazzo che un tempo ospitava il collegio degli Scolopi, è stato allestito il Museo Civico Pietro Cavoti, al suo interno si trovano numerose opere dell’artista galatinese a cui è intitolato il museo, oltre a stampe, dallo stesso collezionate e provenienti da tutta Italia. Al museo si è aggiunta anche la sala ornitologica dove sono esposte 150 riproduzioni in gesso e legno di volatili.
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Una tabella riepilogativa dei principali luoghi di interesse storico, culturale e paesaggistico.
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