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L’edizione 2016 della notte di “Fucacoste e cocce priatorje”, la notte dei falò e delle zucche che si svolge a Orsara di Puglia ogni 1° novembre, è prevista anche quest’anno nel rispetto della tradizione.
Il Comune e le associazioni di Orsara stanno lavorando alla elaborazione del programma che sarà pubblicato appena sarà definitivo sul sito ufficiale del Comune di Orsara di Puglia, per diffondere inoltre informazioni utili sia sugli itinerari sia sull’ospitalità.
Tuttavia, pur non avendolo nel dettaglio, il programma di certo presenterà alcune attività che restano invariate negli anni e si ripetono per questo particolarissimo evento: le visite guidate gratuite, fin dal mattino del 1° novembre, i laboratori per l’intaglio delle zucche, gli spettacoli serali e la festa che continuerà fino all’alba del 2 novembre.
Orsara comincia ad animarsi per questa speciale manifestazione già dal 30 ottobre con numerose attività e appuntamenti in programma fino al 2 novembre.
È un’ottima occasione per scoprire o riscoprire i Monti della Daunia, polmone verde della provincia foggiana, e immergersi nella magia del folklore pugliese ancora più intensa in questo periodo.
Il significato di “Fucacoste e cocce priatorje” è “falò e teste del purgatorio” che caratterizzano la notte dei cento fuochi, delle zucche-lanterna, la più lunga dell’anno ad Orsara di Puglia.
Molti la confondono con la festa di Halloween, sbagliandosi completamente: la notte dei falò è diversa non solo nel significato e nello spirito che la caratterizzano ma anche per il giorno in cui si celebra: Halloween si svolge la notte del 31 ottobre, la notte dei fucacoste, invece cade il 1° novembre per la celebrazione dei defunti.
La sera del 1°novembre Orsara si infiamma e si accende fino al mattino seguente nel segno della fede cristiana, nel ricordo dei defunti per condividere tra i vivi un momento di comunione caratterizzato dalla magia autentica del legame misterioso con il mondo di chi continua a vivere nella memoria dei propri cari.
Nei giorni che precedono questa ricorrenza le famiglie orsaresi sono impegnate a raccogliere la legna che alimenterà i falò, a preparare i dolci e le pietanze tipiche per i banchetti, a raccogliere e intagliare le zucche da trasformare in lanterne (le cosiddette “cocce priatorje”) , tutte attività vissute in casa al calore familiare.
Non bisogna dimenticare vino, carne, pane, patate e dolci tipici, vale a dire le pietanze e gli ingredienti che saranno consumati accanto ai fuochi quando in ogni stradina del borgo si terrà un banchetto a base di piatti “poveri” ma gustosi e in tutto il paese saranno esposte centinaia di zucche lavorate in modo creativo e illuminate al loro interno.
Il programma verrà pubblicato prossimamente sul sito ufficiale del Comune di Orsara.