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Al Museo Civico di Bari partirà la mostra Frida Kahlo nella Casa Azul-Macondo, mito e realtà nelle fotografie di Leo Matiz. Una grande opportunità per la città di Bari, un modo per raccontare la fotografia del Novecento nella figura del poliedrico fotografo ed artista americano Leo Matiz, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita. Scatti che svelano e rivelano la bellezza ed il sempre attuale carisma dell’icona di Frida Kahlo ed il mito dell’esotica Macondo, la città immaginaria descritta da Gabriel Garcia Marquez.
Una mostra che arriva per la prima volta in Puglia e in Italia Meridionale grazie al lavoro straordinario di Alejandra Matiz, figlia di Leo che ha deciso di rendere omaggio alla città natale di Magda, una cara amica conosciuta per caso in Italia durante un corso di restauro. Leo ritrasse Magda, in una fotografia del 1957 a Caracas nella foto “Magda e il nano”, senza sapere chi fosse. La ragazza nata a Bari Vecchia è diventata un simbolo di cordialità, con le caratteristiche della donna latino-americana ma soprattutto con quelle delle donne mediterranee.
In mostra a Bari più di 50 ritratti fotografici originali, concessi dalla Fundacìon Leo Matiz, della celebre Frida nella casa Azul di Coyoàcan, un antichissimo quartiere di Città del Messico nel corso degli anni ’40, oltre che le foto scattate poi nel 1997 nella casa santuario. Una donna dalla vita intensa e passionale, un simbolo in cui si combinano reale e straordinario. Ne nascerà un rapporto artistico e d’amicizia di inestimabile valore. Il percorso estetico è evocativo, concretizzato in una serie di fotografie che narrano della vita quotidiana della pittrice nella sua casa e nel suo quartiere natale.
Macondo è un mito ma in fondo anche una realtà, la narrazione visiva di uno straordinario spaccato della Colombia dello scorso secolo e di Aracataca, città natale di Matiz che ispirò Gabriel Garcìa Marquez nei suoi Cent’anni di solitudine. Questa sezione a cura di Antonio Massarelli è allestita sul terraazzo del museo civico, uno spazio rinnovato e fruibile tra i tetti più belli della città vecchia. A chiusura della mostra una sezione dedicata all’esperienza e all’impegno sociale e culturale sviluppata negli anni da Antonio Massarelli, Magda Bisceglie e Associazione Ecomuseo Vallalta e da diverse opere scultoree realizzate da Meo Castellano e Pino Massarelli – CarteM studio, ispirate ad alcune fotografie esposte. La mostra sarà visitabile fino al 15 gennaio 2018, lunedì, mercoledì e giovedì dalle 10:00 alle 18:00, venerdì e sabato dalle 10:00 alle 19:00 e domenica dalle 10:00 alle 18:00 con chiusura il martedì.