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La rivista statunitense Forbes, dopo solamente un mese dal suo ultimo articolo, torna ad esaltare le bellezze della Puglia. Se nel precedente blog il Tacco d’Italia era rientrato a pieno titolo nella top ten delle destinazioni da visitare nel 2021, nell’ultimo pezzo firmato da John Mariani al centro dell’attenzione è la cultura enologica.
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Dopo un breve excursus sulle bellezze naturali italiane, in cui si intrecciano il vino rosso e il cibo, il giornalista di Forbes descrive il caso specifico pugliese, sottolineando come in questa terra valli di vigneti, colline di ulivi e i campi di grano rendano questione una meta irresistibile per i buongustai e intenditori a tavola.
Mariani, ancora, ricorda come nell‘ultimo decennio la Puglia si sia portata al passo con i tempi, modernizzando la viticoltura, tanto da contare sul suo territorio 32 vini insigniti del marchio DOC e 4 DOCG.
“Varietà come Negroamaro, Bombino Bianco, Gravina e Primitivo, una volta sconosciute nel mercato globale del vino – scrive nel suo articolo il giornalista – sono ora celebrate per la loro particolarità, mentre vini come Salice Salentino, Rosso di Cerignola e Five Roses si trovano nei ristoranti e nelle enoteche di tutto Europa e Stati Uniti”.
Secondo produttore (dopo la Sicilia) di vini biologici, la Puglia deve il suo successo all’imbottigliamento e all’export: se il sud Italia esporta il 6% della sua produzione, ben il 90% dei vini imbottigliati nel Tacco d’Italia viene venduto all’estero.
La tecnologia di vinificazione pugliese è moderna come ovunque in Europa, con un utilizzo minimo di prodotti chimici, un utilizzo ottimale dei metodi di produzione e una riduzione degli scarti.
Sono queste, secondo Mariani, le chiavi del successo del vino pugliese: non è quindi un caso se i turisti decidano di visitare i Monti Dauni, la Murgia, il Triangolo della Valle d’Itria e ancora il tarantino. Insomma, un viaggio tutto da scoprire ben evidenziato e apprezzato da Forbes e il suo giornalista.
Data: 1 Dic 2020
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