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Nella piazza centrale del piccolo comune di Carosino, davanti al Palazzo Ducale D’Ayala Valva, è presente un’incredibile fontana, da tutti conosciuta come “del Vino“.
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Non è un semplice nomignolo: in occasione della Sagra del Vino, uno degli eventi più attesi dell’anno, invece dell’ acqua da questa fontana zampilla proprio il nettare degli dei.
Ma qual è la storia che c’è dietro questa struttura? Inaugurata nel 1894, la Fontana del Vino è poi stata restaurata nel 1965 ed è costituita da quattro rubinetti a pressione e da un getto d’acqua superiore, posto al centro di una vasca di raccoglimento delle acque.
Nata per consentire l’approvvigionamento idrico della comunità, questa fontana utilizzava l’acqua proveniente dalla sorgente Pozzo Buono attraverso una conduttura che rendeva possibile il rifornimento di tre fontanelle appositamente presenti in punti strategiche di Carosino.
Elemento identitario di Carosino, nonché uno dei suoi monumenti più importanti, la Fontana, a partire dalla prima metà degli anni Sessanta, ha iniziato, in concomitanza con la Sagra del Vino, a trasformare l’acqua in vino.
Ogni anno, dunque, accade il ‘miracolo’: verso la fine di agosto o all’inizio di settembre si dà il via all’evento: è proprio durante la prima serata che viene inaugurata la fontana da cui zampilla il vino. Durante la manifestazione (che dura di solito 3-4 giorni) oltre a poter assistere all’insolita scenografia, ci sono molti congressi dedicati al vino, in cui è possibile acquistare l’eccelso prodotto grazie a numerosi stand di attività locali.
Non più bevibile per chiari motivi igienici, i più anziani del posto ricordano che molti anni fa il nettare degli dei potesse essere tranquillamente assaporato, tanto che molti riempivano le taniche di vino direttamente dal monumento.
Sebbene questa tradizione non è più mantenuta, visitare la fontana del vino di persona è sicuramente un’esperienza da provare almeno una volta nella propria vita.
Foto fondoambiente.it
Data: 8 Set 2020
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