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“Denunceremo i commercianti che non denunciano gli estorsori per concorso esterno in associazione di stampo mafioso o associazione per delinquere finalizzata al reato di estorsioni”. L’annuncio shock arriva ai microfoni di RadioNorba dal Questore di Foggia Piernicola Silvis: dopo i due attentati dinamitardi verificatisi nel capoluogo dauno in appena 48 ore, ai danni del negozio di articoli per l’igiene della casa “Pro Shop” di via Zodiaco, e quello contro il negozio di scarpe “Inglese”, in corso Giannone, il capo della sicurezza ha lanciato un appello a tutti gli esercenti cittadini, invitati a ribellarsi così come avvenuto in tempi recenti in Siciia, a Bagheria. Una richiesta di onestà verso sé stessi e i propri figli, nonché di coraggio, volta a tutelare l’incolumità dei cittadini. “Se il concetto di legalità sfugge-ha incalzato Silvis-e non ci si rivolge alle autorità dello Stato, allora dobbiamo essere noi a spingerli in un modo o nell’altro a farlo”.
Una mancata denuncia arreca danni tanto quanto il reato stesso: è questa l’equazione stilata da Silvis per frenare l’ondata di attentati contro i negozianti di Foggia. “In questa provincia – ha rincarato la dose il questore – il concetto di legalità è sfuggente. Per questo vorrei fare un invito a tutti gli esercenti e agli imprenditori vittime di estorsioni affinché seguano l’esempio dei loro colleghi di Bagheria, a Palermo, dove tutti i commercianti hanno denunciato le estorsioni: così facendo, probabilmente, questa piaga si estinguerebbe”. Gli ultimi episodi hanno intanto riportato a Foggia un clima di tensione e paura, al quale non deve però sostituirsi “la rassegnazione-spiega Silvis-. Riteniamo che questo sia un segnale importante da dare alla collettività:se la rotta non cambia, cominceremo a denunciare i commercianti”.
Data: 20 Nov 2015
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