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Presto potrebbe diventare possibile collegare Foggia a L’Aquila da un percorso ciclopedonale apposito.
Questo tratto non dovrà essere costruito ex novo in quanto già presente e utilizzato nell’antichità dai pastori che dalle zone montane dell’Abruzzo si spostavano verso i climi più moderati di Foggia e di tutta la restante Puglia. I mandriani che si portandosi con sé le proprie greggi, hanno dato il nome a quello che è ormai conosciuto come il Tratturo Magno L’Aquila-Foggia, noto anche come Tratturo del re, il cui nome deriva dai vecchi tracciati che i pastori utilizzavano per la transumanza.
Stando al progetto sviluppato dal giornalista Fulgo Graziosi del Centro Sportivo Educativo Nazionale Csen, la strada lunga 244 chilometri e larga 111 metri, dovrebbe essere trasformata in una pista ciclopedonale attrezzata in toto. Le strutture e i servizi presenti comprenderanno, oltre che al percorso per le bici e i pedoni anche ippovie e piste per ciclocross.
L‘idea, che è stata già valutata e apprezzata, ha ottenuto un contratto di ricerca per lo studio che è stato firmato tra il Csen e il Dipartimento di Ingegneria dell’Università dell’Aquila.
La possibile ciclovia Foggia–L’Aquila è sotto studio da parte dell’ateneo aquilano, che si è prefissato come obiettivo quello di rendere fattibile l’idea progettuale trovando un accordo tra le tre regioni interessate dall’argomento, che oltre alla Puglia sono il Molise e l’Abruzzo.
Il tracciato sarà dotato di servizi igienici e stazioni di ricovero e ristorazione, utilizzando e recuperando le vecchie strutture che i pastori avevano realizzato lungo il tragitto per il rimessaggio delle greggi. Già ben localizzate e distanziate, tali strutture consentiranno di dividere a tappe l’intero percorso, rendendolo più facile e accessibile.
Data: 18 Feb 2019
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