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A sollevare il sipario sulla nuova stagione di prosa 2019/20 di Teatro Pubblico Pugliese e Comune di Francavilla Fontana, sarà un intramontabile classico di Samuel Beckett.
Glauco Mauri e Roberto Sturno diretti da Andrea Baracco porteranno in scena al Cinema Teatro Italia, venerdì 22 novembre, uno dei testi più significativi del drammaturgo e poeta irlandese che si focalizza qui sull’insensatezza della condizione umana nel secolo della crisi di tutti i valori, facendo di tutto una parodia.
Emblema di questa condizione disperata e al contempo paradossale, sono i personaggi di Hamm e Clov: il primo, cieco e paralitico, e l’altro il suo servitore, che non può sedersi mai. Per sopravvivere, l’uno ha bisogno dell’altro. Insieme a loro, sulla scena, ci sono anche i genitori di Hamm, Nagg e Nell, senza gambe, costretti a vivere in due contenitori per la spazzatura. Lo spettacolo si svolge in una stanza senza mobili, uno spazio claustrofobico, in cui i quattro personaggi sono impegnati a giocare una pseudo partita a scacchi. Le loro esistenze sono scandite da assurdi rituali, mentre attendono tutti insieme il gran finale di partita.
Scritto dal premio Nobel nel 1956, l’opera fu messa in scena, in francese, in prima mondiale al Royal Court di Londra nell’aprile dell’anno successivo e poi a Parigi allo Studio des Champs-Élisées. La prima rappresentazione in Italia risale al 1958 a cura di Andrea Camilleri.
Ad oggi, Finale di partita è considerata l’opera più emblematica per raccontare le ansie e le paure dell’Europa del secondo dopoguerra. Tuttavia, nonostante sia pervasa un profondo senso di desolazione, è una vera e propria commedia i cui personaggi appaiono disincantati ma brillanti, amareggiati ma tremendamente ironici.
In scena anche gli attori Marcella Favilla e Mauro Mandolini sulle musiche di Giacomo Vezzani e con le scene e i costumi di Marta Crisolini Malatesta.
