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Si prepara a partire, il prossimo 4 maggio, nella bellissima cornice del centro di Andria, il Festival della Disperazione, il primo festival italiano dedicato per l’appunto al concetto di disperazione e, forse, “il festival più letterario di tutti”. Una festa dove la cultura è protagonista assoluta, la seconda edizione di quella che non intende essere la celebrazione di uno stato d’animo approssimativamente negativo, ma l’analisi critica di quella che è una delle condizioni predominanti di questo Ventunesimo secolo.
Sono in programma tre giorni dedicati a letture, incontri, eventi che vedranno al centro il concetto stesso di Disperazione, un’esplorazione culturale e antropologica della società moderna, senza dimenticare l’ironia necessaria per affrontare l’argomento degnamente, essendo essa quanto di più vicino al dolore. È la Disperazione ad essere stato il motore di buona parte delle opere letterarie mai scritte al mondo, un sentimento che ha guidato la voce dei cantanti e la mano dei musicisti, il pennello dei pittori e lo scalpello degli scultori, basandosi sull’affermazione di Giorgio Agamben che descrive i poeti “in balia della loro impotenza”.
La seconda edizione del Festival della Disperazione prevede la presenza di ospiti provenienti dal mondo della letteratura nazionale e internazionale, ma anche musicisti, artisti, scienziati, anch’essi ritenuti letterati che vagano su linguaggi lontani dai canoni tradizionali.
Il festival avrà inizio il 4 maggio, con un vernissage seguito dalla presenza di ospiti come Ermanno Cavazzoni e Raffaele Costantino, che intratterranno il pubblico rispettivamente con la breve storia della Disperazione e con racconti dall’Africa.
Il programma del weekend è ben più fitto, sin dalle 16:00 di sabato 5 maggio ci saranno corsi di disegno “brutto”, slam poetry, e una serie di monologhi che prevedranno la presenza di Loredana Lipperini, Matteo Nucci, Umberto Galimberti, Davide Enia, chiudendo il tutto con Emanuele Martorelli e il suo monologo satirico sull’importanza del DiSperare in Meglio.
La mattina di domenica 6 maggio sarà possibile effettuare trekking sulla Torre Disperata, a cui seguiranno i monologhi di Erri de Luca, Vanessa Roghi, Gianni Amelio, la conversazione tra Stefano Benni e Paolo di Paolo, con conclusione con Ivan Talarico e la sua Festa della Disperazione.
Appuntamento quindi al 4, 5, 6 maggio per il Festival della Disperazione di Andria, il primo festival italiano sul vero senso della letteratura.
