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L’occasione per rivivere la storia e le attività tradizionali del mondo rurale, favorendo la ricerca di un rapporto antico tra uomini, animali e ambiente. Ma anche una via di scambio di sapori e saperi antichi e universali tra campagna e città al ritmo lento degli animali. Questo e tanto altro è stato la Festa della Transumanza, vissuta nel weekend da tanti “walkers” nello spazio del Parco Nazionale del Gargano: nell’anfiteatro naturale costituito da Capoiale, San Nicola di Varano, Cagnano Varano, Ischitella, Vico del Gargano fino a Rodi Garganico, mandrie di vacche podoliche, pecore, capre garganiche e pastori hanno invaso le strade pedecollinari che lambiscono Poggio Pastromele di Carpino, rievocando il fenomeno della transumanza che dall’Abruzzo portava greggi e mandrie verso il Tavoliere e il Gargano.
La festa inoltre è stata scelta come caso di studio dall’Università del Salento ed ha ricevuto il patrocinio e il supporto logistico del comune di Carpino, dell’Università degli Studi di Foggia e della Fondazione Apulia Film Commission. Punto d’arrivo della carovana naturista è stata la Massseria Facenna: la visita del Gargano per un giorno si è trasformata da un semplice momento di svago in un’esperienza da vivere unica, autentica e non massificata, in cui la transumanza è il pretesto per conoscere non solo luoghi nascosti e fuori dai circuiti tradizionali, ma anche per apprendere la cultura e le tradizioni delle comunità del Parco Nazionale del Gargano, godere della salubrità dell’aria e scoprire l’incredibile tasso di biodiversità del più grande polmone verde della Puglia che altro non è che una sorta di ecomuseo diffuso e vivente da vivere tutto l’anno.
Data: 27 Apr 2016
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