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Questa è la storia di Federica Zingaro, nata e cresciuta ad Andria, e di come le sue esperienze l’hanno portata prima all’estero, e dopo a vincere una borsa di studio per un dottorato di ricerca in nanotecnologia a Trieste.
Federica andava ancora al liceo quando ha sentito l’esigenza di spostarsi altrove per mettere alla prova se stessa, spinta da un’innata curiosità.
“Scegli un posto in cui probabilmente sarà molto difficile che tu vada nella tua vita” si era detta, e così è stato. Dopo aver passato le selezioni, all’età di 17 anni è partita per la Russia. Lì l’ha accolta una famiglia russa in cui si è sentita accolta, ha imparato la lingua e le loro tradizioni. All’inizio l’integrazione non è stata semplice, ma non si è data per vinta. Grazie ad una grande forza di adattamento, Federica ha saputo prendere il meglio da questa esperienza.
Dopo la laurea in farmacia presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ha deciso di migliorare la lingua inglese lavorando come “au pair” in Inghilterra. Il periodo pre-covid del 2020 lo ha trascorso ad Amiens, in Francia, grazie al progetto “Global Thesis” per gli studenti meritevoli. Qui ha potuto sperimentare l’attività di ricerca in laboratorio sintetizzando eccipienti per veicolare un farmaco antitumorale.
Quindi, Federica ha vinto una borsa di studio per un dottorato di ricerca in nanotecnologia a Trieste, con sede ad Elettra Sincrotrone e l’ospedale IRCCS Burlo Garofolo. Qui si occupa di studiare gli effetti tossicologici dei nano inquinanti ambientali.
L’obiettivo è capire come le nano plastiche interagiscano con le nostre cellule, come vengano internalizzate, accumulate e cosa scatenano. Per fare ciò è molto importante il supporto delle nanotecnologie, che riescono a far visualizzare un mondo invisibile ad occhio nudo.
La giovane ricercatrice spera che un giorno ci sarà più possibilità di costruire un futuro concreto per i giovani provenienti dal meridione, e continua “forse spostarsi per poi tornare nella propria città di origine aiuterebbe a migliorarci, ma non so se riuscirei a trovare le stesse condizioni“.
Purtroppo ancora oggi in Italia le prospettive per i giovani sono ristrette, soprattutto al sud. Federica spera che la sua voce possa essere il grido di tutti i giovani costretti a partire per avere un futuro migliore.
Conclude con l’auspicio che un giorno i giovani avranno la possibilità di trovare una sistemazione non lontano dal Paese d’origine, in linea con i loro obiettivi e che possa, almeno in parte, ripagare dei sacrifici.
Federica non è l’unica eccellenza pugliese in ambito scientifico: leggi l’articolo Andria: embolizzazione di aneurismi cerebrali, 1° intervento del Sud Italia.
Data: 17 Gen 2023
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