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Una fabbrica grande e silenziosa quella raccontata nello spettacolo che si terrà il prossimo 2 febbraio presso il teatro Garibaldi di Bisceglie a partire dalle 21:00. “La fabbrica dei preti” lo spettacolo si sviluppa con assistenza e ricerche fotografiche di Tiziana De Mario, responsabile tecnico Claudio Parrino, collaboratore d’allestimenti Massimo Somaglino, video di Giovanni Panozzo e Gigi Zilli, elementi di scena di Francesca Laurino, ricerche bibliografiche di Francesca Del Mestre, consulenza musicale di Riccardo Tordoni, canzoni e musiche di Giovanni Panozzo, Daniele Silvestri, Marcello Serli, Mario D’Azzo e Tiromancino, di e con Giuliana Musso.
Un lavoro con il quale si intende raccontare le contraddizioni che animarono i seminari degli anni ’50 e ’60, dai quali emerse una generazione di preti ordinati sulla soglia del Concilio Vaticano II, non ancora nutriti di speranze e contemporaneamente incapaci di stare in equilibrio tra vecchio e nuovo mondo. Un micro-mondo dove la dimensione umana è tabù, non deve esistere ed essere concepita.
La fabbrica dei preti mette al centro della scena l’essere umano dedito a superare la dissociazione che solo quegli antichi e ormai obsoleti seminari operarono qualche decennio fa. Un modo con il quale si tentava di separare il mondo affettivo dei padri dalla loro dimensione spirituale. Numerosi coloro che trascorsero l’esistenza alla ricerca di quella dimensione che avevano dovuto coraggiosamente mettere da parte. Un tentativo di riunire il proprio animo per liberarlo contemporaneamente. Un lavoro emozionante e splendido, imperdibile per tutti gli innamorati della vita.
