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Si è concluso con ben 8 miliardi di beni esportati il 2016 mentre il 2017 è iniziato nel migliore dei modi, registrando un risultato di +8,9% nel primo trimestre del 2017. Il futuro dell’Italia e al tempo stesso della regione sembra essere in forte accelerazione tra ripresa e cambiamenti, con l’export che salirà nei prossimi quattro anni stando a quanto sostenuto da Export Unchained. L’ultimo rapporto di SACE e SIMEST, il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP, prevede una crescita dell’export italiano tra il 2017 ed il 2020 con un tasso medio annuo del 4%, ovvero una netta inversione rispetto al quadriennio precedente con il +1,7%.
Sono in costante aumento le opportunità offerte dal mercato e dall’interscambio globale, che potranno essere colte dalle imprese pugliesi. Proprio per questo SACE e SIMEST, hanno mobilitato nel corso dell’ultimo anno risorse di 800 milioni di euro per favorire 600 imprese. Nel 2016 la Puglia con ben 8 miliardi di beni esportati si caratterizza come la seconda regione esportatrice del Sud Italia rappresentando il 2% dell’export nazionale. Nel primo trimestre del 2017 di export la Puglia ha potuto così registrare un incremento dell’8,9% rispetto ai primi tre mesi del 2016. In questo ben cinque settori rappresentano più del 60% dell’export pugliese occupandosi di mezzi di trasporto, farmaceutica, alimentari e bevande, meccanica strumentale, prodotti agricoli per un valore complessivo di 5 miliardi di euro.
Le esportazioni pugliesi sono destinate prevalentemente verso paesi dell’Unione Europea, per circa il 52% e dell’area extra-Ue per circa il 48%, con cinque mercati in particolare che caratterizzano oltre il 47% del totale esportato (Stati Uniti, Germania, Svizzera, Francia e Spagna).
Data: 31 Ago 2017
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