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Suscita reazioni opposte ma egualmente forti la decisione del governatore pugliese Michele Emiliano che nell’ultima giunta prima della pausa natalizia ha deciso di sospendere il via libera ad un finanziamento di 13,8 milioni e alla convenzione con Ryanair, destinati ad Aeroporti di Puglia per la campagna di promozione del turismo incoming. Una scelta motivata da un lato dall’inchiesta in atto per mano della magistratura barese sulle tariffe applicate dalla compagnia aerea irlandese e d’altra parte dal ritardo sulle procedure per l’inserimento della voce di spese nel bilancio, atti avviati dall’assessore regionale ai Trasporti Gianni Giannini.
Ad attaccare la decisione del premier pugliese sono gli operatori turistici, che avvertono il pericolo di veder calare i 3,1 milioni di passeggeri che hanno raggiunto nel 2015 gli scali di Bari e Brindisi, oltre il 50% del traffico totale. «È impensabile rinunciare a una rete di collegamenti aerei così capillare- l’attacco firmato da Francesco Caizzi, presidente regionale di Federalberghi-gli operatori hanno pianificato investimenti tenendo presente l’aumento dei flussi di turisti incoming. Soprattutto stranieri. Se è in grado Emiliano trovi nuovi vettori ma non penalizzi la Puglia». Dato stigmatizzato anche da Massimo Salomone, responsabile turismo di Confindustria Bari-Bat: «Prima di annullare l’intesa con Ryanair ci rifletterei molto. I collegamenti con l’Europa fanno la fortuna di un territorio al di là del turismo. La Puglia deve destagionalizzare le presenze lo può fare con i nuovi voli». Aldo Pugliese, segretario generale della UIL di Puglia, in una nota commenta positivamente la presa di posizione del presidente regionale, che nell’ultima giunta prima della pausa natalizia ha deciso di sospendere il via libera ad un finanziamento di 13,8 milioni, destinati ad Aeroporti di Puglia per la campagna di promozione del turismo incoming. Una decisione giudicata giusta e “di buonsenso” dalla Uil Puglia. «Al di là di quanto emerge dagli studi condotti da UniSalento – aggiunge Pugliese – non è certo un segreto che il contributo regionale a Ryanair abbia, di fatto, generato più che altro turismo passivo, piuttosto che turismo in entrata, che invece sarebbe quello auspicabile per la nostra regione. Come dire: sono più i pugliesi che hanno approfittato dei voli low cost per trascorrere le vacanze all’estero che gli stranieri che hanno scelto la Puglia quale meta delle ferie grazie ai voli disponibili. Tirando le somme, i 14 milioni si sono rivelati più un costo che un vantaggio per il nostro territorio».
Data: 7 Gen 2016
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