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Divella Spa, 12 milioni di euro sul mercato pugliese

Divella Spa, 12 milioni di euro sul mercato pugliese

Ha 320 dipendenti, macina 1.200 tonnellate di grano duro e 400 tonnellate di grano tenero, una produzione di 1.000 tonnellate di pasta secca, 35 tonnellate di pasta fresca e 90 tonnellate di biscotti al giorno, realizzando più di 150 formati di pasta. Sono i numeri dell’impresa Divella Spa, pronta a investire sul mercato pugliese 12 milioni di euro, con nuovi posti di lavoro in arrivo. L’azienda produttrice di pasta di semola di grano duro, detentrice dell’8% della quota di mercato, è guidata da Francesco Divella, in qualità di Amministratore Delegato del gruppo, non strizzerà l’occhio solo a Usa e Cina, come anticipato nel 2016, ma anche al mercato interno: è quanto emerso ieri, nel corso della visita dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone, nello stabilimento di Rutigliano (Bari).

L’annuncio ieri in occasione della visita dell’assessore regionale Capone allo stabilimento di Rutigliano

“La Divella – ha detto Loredana Capone – è un’azienda di eccellenza del Sud, fondata ben 122 anni fa, che ha saputo cogliere le sfide dell’innovazione arrivando, dal 1988 ad oggi, a quintuplicare la produzione contrastando efficacemente la concorrenza attraverso la qualità del made in Puglia. Oggi ha il piacere di annunciare che è pronta a realizzare nuovi investimenti, avvalendosi dei Contratti di Programma regionali, per crescere ancora. L’intenzione dell’impresa è ampliare ulteriormente la produzione potenziando la ricerca per confermare la sua posizione di azienda leader nel settore. È evidente visitando l’azienda – ha aggiunto Loredana Capone – quanto sia stato importante lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione per la qualità del prodotto. La nuova sfida adesso è non soltanto quella di continuare ad investire in ricerca e innovazione per aumentare la competitività nel mercato globale, ma trovare sul territorio risorse umane sempre più competenti e qualificate che siano in grado di assolvere a quelle sfide che l’innovazione porta con sé”. Una sfida che a breve potrebbe aprire le porte a una nuova fetta di mercato.


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