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Una specifica inchiesta relativa agli infortuni sul lavoro causati dall’incidente ferroviario del 12 luglio sulla tratta Andria-Corato, che aveva provocato la morte di 23 persone e il ferimento di altre 50, è stata avviata a Roma dalla commissione parlamentare presieduta dalla senatrice Camilla Fabbri, secondo il regolamento interno della Commissione.
«L’idea che ci siamo fatti è che non si tratta solo di errore umano. Emerge chiaro il tema della sicurezza, dello stress e della dotazione tecnologica» ha spiegato la Fabbri. A commentare la sua proposta sono intervenuti i senatori Fucksia, Barozzino, Pelino, Borioli e Paglini. Nei prossimi giorni una delegazione della commissione sarà in Puglia per una serie di audizioni. Le commissioni di indagine parlamentare hanno poteri di inchiesta del tutto simili a quelli della magistratura: possono svolgere interrogatori ed acquisire prove.
«L’obiettivo-ha spiegato la Fabbri-è indagare i profili legati alla sicurezza rispetto all’incidente. Ascolteremo il Prefetto, le forze dell’ordine e il procuratore che ha in carico l’inchiesta. Faremo anche un sopralluogo lì dove si è verificato l’incidente. Il fatto è di una tragicità tale che ci sentiamo, come Parlamento e come commissione, di contribuire provando a dare una risposta in tempi molto brevi». Tra le persone ascoltate c’è anche la presidente del cda di Ferrotramviaria spa, Gloria Pasquini, che è tra sei indagati per il disastro ed ha ritenuto di non rispondere alle domande della commissione, facendo dichiarazioni spontanee.
Data: 22 Lug 2016
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