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Comuni Ricicloni, 22 città pugliesi nella lista Legambiente

Comuni Ricicloni, 22 città pugliesi nella lista Legambiente

In attesa del varo del nuovo piano regionale dei rifiuti, promesso dall’assessore all’ambiente Santorsola, la Puglia si confronta con i dati della nona edizione di ‘Comuni ricicloni Puglia’, campagna promossa da Legambiente con il patrocinio dell’assessorato regionale all’Ambiente e dell’Anci.

Rutigliano, Faggiano e Roseto Valfortore guidano la speciale classifica


Sono 22 i comuni ricicloni della nostra regione:
si tratta di città che hanno fatto registrare nel 2016 una percentuale di raccolta differenziata superiore al 65 per cento. Di questi tre sono classificati come “rifiuti free”, con una quota di secco residuo pro capite inferiore ai 75 chilogrammi per abitante. Nel mezzo ben 41 città pugliesi, però, che restano “indifferenti”, ossia con una differenziata al di sotto del 10 per cento.
Il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, ha premiato 53 sindaci pugliesi con quattro diversi riconoscimenti. Primi in classifica fra i 22 ricicloni si piazzano Rutigliano (Bari), Faggiano (Taranto) e Roseto Valfortore (Foggia) con il 77 per cento di differenziata nel 2015. C’è poi il premio «Seconda categoria» per gli 11 Comuni che hanno raggiunto il 65 per cento nei primi nove mesi del 2016: ex equo al vertice della classifica Erchie (Brindisi) e Torricella (Taranto) con il 71 per cento. Da segnalare le menzioni speciali: il “Teniamoli d’occhio” è andato ai 17 Comuni che avvviando il porta a porta nell’anno solare alle spalle hanno fatto registrare nel 2016 il 55 per cento di raccolta differenziata, con picchi del 63 per cento per Anzano e Monteleone (Foggia).

Dati che cozzano però con la media regionale di raccolta differenziata, pari al 36.2 per cento, ancora insufficienti a fronte di una media nazionale del 47.5 per cento. Un trend negativo che coinvolge anche i capuluoghi di provincia: Bari si attesta al 35 per cento, Brindisi peggiora (26 per cento), Lecce e Trani superano di poco il 20 per cento, Taranto è al 15 e Foggia si ferma al 10 per cento. Uniche eccezioni Barletta, passata dal 37 al 72 per cento, E Andria, attestatasi al 65 per cento.


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