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De Vizzi, l’immersione da record diventa un mini-film

De Vizzi, l’immersione da record diventa un mini-film

Nella vita nulla è impossibile: basta volerlo” è il mantra di una vita, che ha condotto Paolo De Vizzi, 42enne originario di Manduria, in provincia di Taranto, costretto alla disabilità da 20 anni, quando ne aveva 22, in seguito ad un incidente stradale, a mettere a punto lo scorso 11 settembre il nuovo record assoluto di permanenza in profondità, resistendo sul fondo del mare di Santa Caterina per 51 ore e 56 minuti. La prestazione da guinness è stata realizzata nello specchio d’acqua antistante il porticciolo della piccola marina di Nardò, dalla profondità di circa 10 metri. Durante la permanenza in acqua De Vizzi ha anche giocato a scacchi e ha dovuto lottare contro il freddo assistito da un team specializzato composto da medici e sub.

L’11 settembre l’atleta disabile originario di Manduria aveva stabilito a Nardò un tempo da guinness

Ora l’esperienza di De Vizzi si trasforma in un trailer, capace di raccontare le ore che hanno preceduto l’impresa, i preparativi, le tensioni per superare ogni ostacolo che si è presentato nei 2 giorni e (quasi) 4 ore di immersione, fino all’esplosione di gioia finale. Un filmato di cinque minuti per rivivere oltre 3000 minuti da ricordare per sempre. La sua idea è nata dalla voglia di superare il precedente record, stabilito a Sharm el Sheik da un medico iperbarico di nazionalità egiziana: l’uomo era riuscito a rimanere sott’acqua in continuità per 51 ore e 23 minuti. Primato battuto di 33 minuti, anche se “Il mio obiettivo era non solo di superare questo limite, ma di raggiungere le 60 ore” racconta De Vizzi. Una costante tensione al miglioramento e alla sfida: in fondo, il suo segreto è proprio questo.

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