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Chiamato anche con il nome “Sperone d’Italia”, il promontorio del Gargano, insieme a tutta la costa salentina, è considerato una delle mete più turistiche non solo pugliesi ma anche della penisola italiana. Oltre alle sue coste affacciate sul mare Adriatico, il Gargano attira ogni anno un gran numero di turisti grazie all’arte culinaria, perché in tal modo dev’essere definita. Quindi cosa mangiare sul Gargano? Il promontorio gode di prodotti tipici di vario genere e soprattutto rigorosamente di prima scelta.
Per cominciare valorizzando i nostri mari, saporite sono le anguille di Lesina e le alici nere di Vieste da considerare assolutamente quando si decide cosa mangiare sul Gargano. Le anguille furono molto apprezzate anche da Federico II in persona che ordinò al suo cuoco di servirle la sera di Natale. Non inferiori per la loro bontà sono le alici nere, molto apprezzate e condite con odori e sapori vari. Che dire del gustoso caciocavallo podolico del Gargano, prodotto da carni di prima scelta, sempre curate e selezionate, uno dei migliori prodotti tipici della zona. Merita voce in capitolo anche la fava di Carpino che è prodotta secondo il metodo della rotazione insieme a grano duro, barbabietola da zucchero, pomodori e lupini.
Olio extravergine d’oliva e latte di bufala per la produzione di latticini. L’olio extravergine è considerato come l’oro pugliese, prodotto con le olive nostrane, curate dagli agricoltori con tutta la loro passione e devozione. Per quanto riguarda la produzione di latte, famosa è la mozzarella di bufala pugliese, che non ha niente da invidiare a quella napoletana. Fragrante è l’odore del pane di Monte Sant’Angelo, rigorosamente accompagnato dalla polpa dei ricci pugliesi presenti in grandi quantità nel mare Adriatico. Le orecchiette sono ormai famose in tutta Italia, soprattutto per le ricette invitanti come orecchiette e cime di rapa o le orecchiette al ragù. Provare per credere.
Il retrogusto agrodolce della Puglia: gli agrumi del Gargano farebbero arrossire la miglior arancia siciliana. I loro odori e colori riempiono il promontorio da sempre ricco di vegetazione. Dulcis in fundo, a chiudere il menù ci sono le ostie ripiene, un dolce tipico a base di miele e mandorle.
Importante ricordare che le piccole produzioni gastronomiche del Gargano sono salvaguardate da presidi Slow Food, capaci di custodire antichi saperi e tradizioni locali.
Data: 7 Lug 2017
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