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“Un palco grande come un quartiere”: lo slogan lanciato dall’amministrazione comunale per la serie di iniziative ruotanti attorno al cuore del quartiere Madonnella di Bari ha trovato nella giornata di sabato tantissime risposte, guidate da una “comunità a regola d’arte”, come recita il nome dell’associazione territoriale guidata da tre ardimentosi negozianti: Luciana Manco, Amleto Melgiovanni e Marco Protano. Corso Sonnino ha ospitato laboratori di cucina etnica, flash mob all’insegna del cibo, manifestazioni culturali tra cui concerti e reading letterari. Il tutto in quella che viene scherzosamente definita dai suoi abitanti “Repubblica Indipendente di Madonnella”. Un senso identitario che i “Mest”, i maestri di bottega, hanno voluto affermare con forza, fino all’evento conclusivo: un conviviale flash mob intorno a tanti tavoli apparecchiati nella piazza di San Giuseppe, simpaticamente ribattezzato “Cenamadonnella”.
Intenso e sentito il messaggio di ringraziamento postato sui social: «Eccoci. Vi riconoscete? Siamo noi. E non eravamo ancora tutti. Abbiamo invaso il Quartiere di voci, di sorrisi, di musica, di poesia. Abbiamo dimostrato che Madonnella è un cuore pulsante. Che ci siamo. Che siamo pronti a riprenderci gli spazi, la strada. Che vogliamo conoscerci, condividere. Che non importa la provenienza ma importa la direzione. Che non ci vergogniamo di essere artisti, ognuno a modo suo. Noi di Mest dovremmo fare un elenco di ringraziamenti infinito, ma in sintesi: Grazie agli artisti, prima di tutto. Alla loro disponibilità e professionalità. Senza di loro niente sarebbe stato possibile. Grazie ai negozianti, alla loro accoglienza e al loro entusiasmo. Grazie al gruppo di lavoro. Il nostro tempo, la nostra fatica, lo sapevamo, non sarebbero andati sprecati. Grazie a chi ha visto nascere #PalcoDiffuso quel 28 Febbraio, alla Casa delle Donne del Mediterraneo. Grazie a chi ci ha sostenuto, a chi ci ha dato dei consigli, a chi ci ha guidati nel labirinto della burocrazia. Ma soprattutto, grazie a chi c’era e ha accettato il nostro invito a vivere questa giornata fantastica. Abbiamo creduto sempre nella forza della comunità, al valore della multietnicità, alle piccole rivoluzioni. Ai sogni che si avverano. E adesso, ad occhi aperti e pieni di bellezza, continuiamo a guardarci intorno: l’Arte è dove meno te l’aspetti. Grazie. Questo è solo l’inizio».
Data: 31 Ott 2016
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