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La mostra simbolo contro la violenza sulle donne arriva, dopo il precedente evento di Castellana Grotte, anche a Barletta. Dal 19 al 21 febbraio, nella sala conferenze del Castello Svevo, ci sarà Com’eri vestita?, rappresentazione itinerante contro gli stereotipi che colpevolizzano le vittime di stupri.
Nata da un’idea dell’Università del Kansas, negli USA, e poi approdata in Italia grazie all’associazione Libere Sinergie, “Com’eri vestità?” è il classico quesito che viene (in maniera del tutto inopportuna) rivolto alle donne che hanno subito una violenza sessuale. Questa domanda, dunque, non fa altro che aggiungere dolore al dolore e sembra quasi presupporre che indossando abiti meno succinti si sarebbe potuto evitare lo spiacevole incidente.
Proprio per contrastare questi pregiudizi e per contribuire a destrutturare questa atavica concezione, l’evento promosso dall’Osservatorio “Giulia e Rossella”, centro antiviolenza, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, assessorato Pari Opportunità, e della Regione Puglia, sarà un’occasione per partecipare a una mostra dall’altissima valenza sociale.
Com’eri vestita? rappresenta, dunque, un’installazione con 17 abiti indossati da donne che sono state vittime di stupro, che saranno esibiti nella sala conferenze del Castello Svevo di Barletta.
17 è un numero assolutamente simbolico: basti pensare che L’ONU ha stimato che una donna su tre nel mondo è vittima di violenze o stupro, considerate tra le più abominevoli forme di brutalità che si possano mai perpetrare al gentil sesso. Questo comportamento è originato da una sub cultura machista che considera tutt’ora il genere femminile inferiore e quindi, sempre secondo dei folli versi, meritevole di attenzioni non volute. Lo stupro, dunque, non è un gesto spregevole che lascia solo segni sul corpo, le ferite più profonde sono quelle inflitte all’anima, alla dignità e alla consapevolezza di sé.
La mostra sarà aperta ogni giorno da mercoledì 19 fino al 21 febbraio ai seguenti orari: