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Il presidio ospedaliero SS. Annunziata di Taranto ha mostrato un grande primato nell’ambito della chirurgia plastica: è stato il primo nosocomio ad effettuare su una paziente un intervento di trapianto di grasso autologo.
La Struttura Complesso di Chirurgia generale, diretta dal prof. Teodorico Iarussi, nell’apposita sezione di Chirurgia Plastica Ricostruttiva, in cui operano il dott. Michele Ferrante e la dott. ssa Roberta D’Andria, è nata in base all’esigenza di offrire valide soluzioni ricostruttive nell’ambito della chirurgia demolitiva dei tumori della mammella e di quelle cutanee.
Una delle numerose tecniche di chirurgia plastica riguarda quella del trapianto di grasso autologo utilizzato dal team di Taranto, finalizzato all’aumento del volume del seno.
In seguito all’asportazione nell’ambito della ricostruzione mammaria o parte della stessa con la susseguente radioterapia, lo scorso 30 gennaio, l’equipe di Chirurgia Plastica di Taranto ha quindi optato per un trapianto di grasso autologo, il primo ad essere compiuto, per il trattamento ricostruttivo della mammella in una paziente che era già stata sottoposta a un intervento di mastectomia per tumore. Il giorno successivo alla delicata operazione, la paziente è stata dimessa in completa salute.
La stessa tecnica è stata poi ripetuta su altre quattro donne affette da esiti di mastectomia in trattamento ricostruttivo con espansore mammario e in un altro paziente i cui esiti cicatriziali post- chirurgici dell’avambraccio sinistro necessitavano un intervento.
Come sottolineato il direttore generale dell’Asl Taranto Stefano Rossi, ne sono stati eseguiti altri negli ultimi due mesi. La sanità della Città dei due Mari, dunque, sta compiendo passi da gigante nei confronti della chirurgia plastica per un impegno costante nella volontà di offrire servizi sempre migliori e adeguati per il raggiungimento di un fine comune: curare le malattie e fornire agli assistiti una migliore qualità di vita, che è data anche dall’offerta di importanti soluzioni innovative in grado di minimizzare i possibili effetti negativi di un percorso terapeutico.
Data: 24 Mar 2019
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