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Chiesa dei SS. Niccolò e Cataldo, mix tra romanico e barocco

“Costruita nel 1180 per volere di Tancredi d'Altavilla, questa chiesa è considerata tra le più belle di Lecce.”
Chiesa dei SS. Niccolò e Cataldo, mix tra romanico e barocco

All’esterno delle mura del Cimitero Monumentale di Lecce è presente uno splendido esempio di arte romanica, la Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo.

Edificata nel 1180 per volontà di Tancredi d’Altavilla, ultimo re dei Normanni, questo edificio fu subito donato ai benedettini, che hanno avuto il complesso fino al 1494, anno nel quale l’intera struttura fu passata in mano agli Olivetani che hanno adattato la struttura in base alle proprie esigenze.

Fusione tra romanico pugliese e barocco

Sono stati questi lavori, ai quali se ne sono susseguiti altri, che hanno reso la chiesa un delicato mix di arte diverse tra loro. A non essere pregiudicata, per fortuna, è stata la sua straordinaria bellezza, dovuta alla fusione di elementi medievali, come ad esempio il rosone al centro della facciata principale e il campanile, e di quelli settecenteschi e ricchi di ornamenti presenti nelle decorazioni in pietra leccese e nelle statue barocche collocate sulla facciata.

La contrapposizione tra la severità del romanico pugliese e l’esuberanza del barocco ha permesso alla chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo di essere considerata una tra le più belle dell’intera città di Lecce.

A incorniciare una già fiorente struttura architettonica, inoltre, c’è il chiostro cinquecentesco dovuto a Gabriele Riccardi.

Scopri di più su: Ex monastero degli Olivetani, antico splendore di Lecce

Interno della chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo

Lo splendore esterno della chiesa è mantenuto anche al suo interno: suddiviso in tre navate sorrette da pilastri quadrilobati con semicolonne addossate, questa chiesa era originariamente ricoperta da affreschi su tutta la superficie. I lavori del XVII secolo, però, hanno imbiancato tutti quelli presenti sulle colonne e sulle pareti, mentre i dipinti della volta furono intonacati o ridipinti con decorazioni in stile pompeiano.

Oltre alle raffigurazioni, nella cupola, dell’Incoronazione e del Transito della Vergine, di importante valore artistico sono la statua di San Nicola benedicente e due acquasantiere, entrambe realizzate nel XVI secolo e attribuite al lavoro di Gabriele Riccardi.

Trattandosi di un edificio di particolare importanza, il Comune di Lecce ha firmato una convenzione con il Comitato FAI di Lecce per la valorizzazione, promozione e pubblica fruizione della Chiesa.

Foto: Delegazione FAI Lecce (Facebook)


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