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L‘architettura pugliese non smette mai di affascinare e sorprendere. Ogni angolo della regione rivela straordinarie strutture che meriterebbero di essere apprezzate e valorizzate. Tra queste è presente anche la chiesa di San Giacomo di Trani, struttura del centro storico della città appartenente al XII secolo.
Spesso offuscata dalla Cattedrale a ridosso del mare e del Castello Svevo della Perla dell’Adriatico, questo luogo di culto è stata la prima cattedrale dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie ed era un tempo conosciuta come la Basilica di Santa Maria de Russis.
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Il suo stile romanico, oltre a confermare le origini antiche della struttura, le conferiscono un aspetto incredibile. La chiesa di San Giacomo presentava in origine il suo portale (di cui resta il caratteristico balconcino) rivolto ad Ovest. Il suo prospetto originario, però, fu stravolto dal terremoto del 1647, quando si resero necessari dei lavori alla facciata.
È stato solamente in seguito al cataclisma naturale che l’ingresso alla struttura fu spostato sulla facciata settentrionale, così come spiegato sull’iscrizione posta sul portale d’accesso.
La chiesa di San Giacomo si presenta oggi con un piccolo campanile a vela che è arricchito da sculture in altorilievo che rappresentano animali fantastici e telamoni (ovvero delle sculture maschili) disposti su tre file. Il portale, invece, è decorato ai suoi lati con degli elefanti stilofori sui cui capitelli poggiano un leone e un grifo. Il riquadro a destra, ora spoglio, accoglieva un tempo l’affresco seicentesco raffigurante una Madonna con Bambino.
Non appena entrati all’interno della struttura si potrà invece ammirare la sua navata unica, che conserva ben due altari appartenenti alla seconda metà del XVII secolo. Di inestimabile valore, inoltre, sono alcuni brani di affreschi la cui origine è stata fatta risalire al XII secolo.
Di grande importanza e bellezza è anche la cripta sotterranea, costruita da un unico ambiente a botte e che conservava alcune statue della Processione dei Misteri utilizzate durante il Venerdì Santo.
Foto di @giorgissimo_traveler (Instagram).
Data: 27 Ott 2019
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