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Tra le vie del quartiere Carassi di Bari, in corso Benedetto Croce, è presente una particolare e insolita costruzione, diversa da tutte le altre pugliesi. La struttura, risalente agli inizi del XX secolo, è conosciuta da tutti come la chiesa russa di San Nicola.
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Non deve stupire che una chiesa ortodossa porti il nome del protettore della città: come noto, infatti, San Nicola, oltre ad essere simbolo e punto di riferimento per il mondo cristiano, lo è anche per il mondo orientale.
Le spoglie del Santo, conservate proprio a Bari, accolgono ogni anno migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo. I fedeli russi, però, oltre che ad ammirare la basilica cristiana nel cuore della città, si recano anche in pellegrinaggio nel quartiere Carassi per omaggiare il Santo secondo il proprio culto e la propria religione.
La storia della chiesa ortodossa di Bari ha un’origine un po’ insolita, che l’ha portata spesso durante gli ultimi anni a rischiare di essere distrutta, fino ad essere consacrata ufficialmente come opera di straordinario valore.
La costruzione di questo edificio risale al 1913, quando il 22 maggio iniziarono ufficialmente i lavori. Quello che spesso viene ignorato è che nel calendario ortodosso il 22 maggio corrisponde al 9 maggio, data conosciuta da tutti i cristiani poiché nello stesso giorno le reliquie di San Nicola sono arrivate nella città pugliese da Myra. L’origine russa dell’edificio si può notare già dall’edificazione dello stesso, che fu assegnata al famoso architetto russo A.V. Sciusev.
La costruzione di questa particolare e originale chiesa, tuttavia, come già anticipato, non ebbe una semplice edificazione: i lavori furono sospesi durante gli anni della Prima Guerra Mondiale, motivo per il quale la stessa è stata completata solamente negli anni Venti del Novecento.
Nello stesso periodo, tuttavia, la rivoluzione russa aveva portato alla demolizione dei luoghi di culto, motivo per il quale anche il pellegrinaggio nei confronti di San Nicola venne meno, fin quando la nel 1937 la Chiesa Russa di Bari fu venduta all’autorità locale.
Per poter celebrare regolarmente delle messe ortodosse, tuttavia, bisognerà aspettare il 1998, anno nel quale il Patriarcato di Mosca ha consentito alla presenza di una rappresentanza in terra pugliese. La vera svolta, tuttavia, è avvenuta nel 2009: 10 anni fa c’è stata la cerimonia di restituzione della chiesa russa e la riconsegna simbolica in mano al presidente russo Dmitrij Medvedev.
Per assistere ad una messa ortodossa, ci si potrà recare in questo edificio solamente la domenica: tutti gli altri giorni i riti si celebrano della Basilica cristiana. La chiesa, complice la sua straordinarietà e bellezza è un vero e proprio esempio di fusione tra ecumenismo e comunione tra le due culture: quella cattolica e quella ortodossa.
Foto di: @tom.travel_blogger
Data: 12 Lug 2019
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