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A due anni dalla prematura scomparsa di Chiara Fumai, la Regione Puglia e il Comune di Bari, insieme al Teatro Pubblico Pugliese e Puglia Circuito del Contemporaneo, con l’organizzazione dell’associazione culturale Dafna, hanno deciso di rendere un pubblico omaggio all’artista barese.
A partire dall’8 febbraio e fino al 6 marzo 2020, il Teatro Margherita di Bari ospiterà Omaggio a Chiara Fumai, per un appuntamento molto atteso della sua arte. Per un mese, dunque, è possibile apprezzare la complessità del pensiero della barese.
Nella sua breve ma intensa carriera, Chiara Fumai è riuscita a farsi apprezzare e a imporsi all’attenzione del sistema dell’arte internazionale per il suo carattere innovativo, mostrato attraverso la sua pratica performativa analizzando il rapporto tra potere, linguaggio e sovversione, attraversando con estrema libertà diversi saperi e ambiti disciplinari.
D’altro canto, la gamma di conoscenza di Chiara Fumai si è mostrata davvero ampissima: la giovane artista è passata dalla musica sperimentale al femminismo radicale, dal pensiero anarchico a studi occultistici, tra teosofia, spiritismo e stregoneria.
In particolare, Chiara Fumai ha sempre preferito dare corpo e voce alle figure femminili, personaggi da lei considerati ai margini del sistema patriarcale e appartenenti ai diversi ambiti della contro-cultura come fenomeni da baracconi, protagoniste da freak show di fine ‘800, medium, scrittrici e donne criminali.
Dopo la Biennale di Venezia e prima della grande retrospettiva che dalla primavera 2020 partirà dal Centre d’Art Contemporain di Ginevra per un tour europeo, nel foyer sarà mostrato proprio un compendio di questo particolare percorso che permette a Bari di diventare l’avamposto di questo momento di attenzione e di riconoscimento internazionale.
Appositamente disegnata per il teatro barese, la mostra propone, attraverso il suo percorso espositivo immersivo ed esperienziale, un affondo nell’universo creativo dell’artista.
Il Teatro Margherita, dunque, sarà popolato dall’8 febbraio al 6 marzo da una nuova iconografia femminista: sulla scena sono infatti portate alla ribalta figure come Zalumma Agra, Eusapia Palladino, Annie Jones, Ulrike Meinhof.
La mostra, con ingresso gratuito, sarà aperta tutti i giorni dalle 10:30 alle 21:30 ad eccezione del 23 febbraio, unico giorno di chiusura dell’intero mese.