Ultimo giorno di esposizione a Corato per la mostra dell’artista bulgara Raliza Georgieva, protagonista di una personale patrocinata dall’amministrazione comunale e dalla Pro Loco Quadratum nelle aree di Palazzo di Città. La sua è la storia di un viaggio e di speranze, coltivate nei Balcani, passate per l’Italia e Roma, prima dell’arrivo a Corato. “Cella” il titolo della mostra, da intendersi-come spiega la Georgieva- “come la gabbia in cui tutti siamo detenuti, ingabbiati, prigionieri. I personaggi cercano di liberarsi con la forza da questa condizione di prigionia”.
Negli spazi di Palazzo di Città gli angoli e le ombre lasciano spazio al percorso ideale che prosegue il filo rosso già tracciato con “Emigrant”, opera con la quale la Georgieva aveva vinto l’edizione 2015 de “Il Pendio”, a Corato, raccontando con l’arte “il destino di una donna sola che intraprende un viaggio di vita e di morte, costretta a divenire guerriera. Che per raggiungere le sponde del futuro deve navigare in un mare di sangue e di dolore”. Crude le tinte utilizzate: da un opaco celeste al verde petrolio, l’alienazione e le distanze tra i personaggi spogli e i corpi nudi si tracciano in spazi aperti e infiniti. Un’arte affidata alle sensazioni e ai sentimenti, le cui tracce saranno visitabili fino alla serata di oggi, 14 aprile, negli orari 9.30-12.30 e 17-20.30.
Foto di Giuliano Maroccini
Data: 14 Apr 2016
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.