Home » Notizie Puglia » News Bari »
Una grande scoperta è stata effettuata nel territorio in provincia di Bari di Ceglie del Campo: una necropoli appartenente al V secolo a.C.
Il rinvenimento è avvenuto casualmente in seguito a dei lavori che hanno interessato il quartiere periferico di Bari. La realizzazione di un giardino pubblico a ridosso delle già presenti mura ellenistiche hanno portato agli scavi di rito preventivi per la verifica del sottosuolo, che questa volta hanno portato all’incredibile scoperta: un’area di necropoli con numerose fosse dal banco calcareo la cui datazione dovrebbe risalire tra il V e il III secolo a.C.
Incredibili le sepolture portate alla luce: una in particolare è completa del corredo funerario. Tra le fonti di inestimabile valore è ancora presente un vaso dal corpo allungato, dallo stretto collo con un’unica ansa e un ampio orlo svasato il cui nome tecnico è lekythos. Gli elementi decorativi di questa meraviglia hanno delle raffigurazioni ancora più sensazionali: Neottolemo e Cassandra a Troia. Tutte le opere ritrovate sono state affidate alla Soprintendenza Archeologica, Belle arti e paesaggio per la città Metropolitana di Bari che per l’occasione ha chiesto al Comune dei lavori più approfonditi circa i possibili e ulteriori reperti archeologici ancora presenti nel sottosuolo.
L’area verde, sebbene le sensazionali scoperte, si farà. “A fronte di questi ritrovamenti di Ceglie del Campo – ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso – sarà rivisto anche il progetto iniziale, che disegnerà comunque l’area verde ma probabilmente a corredo di un nuovo sito archeologico che non potrà che valorizzare l’intero territorio di Ceglie. La nostra è una città che reca impressi i segni di un passato lontano, in particolare in alcune aree urbane, quali Ceglie, l’antica Caeliae, e la città vecchia, dove non a caso i cantieri per le opere pubbliche spesso portano alla luce sepolture come è accaduto sin dall’avvio del cantiere per la realizzazione della fogna bianca in strada Annunziata. Proprio qui, ancora una volta, le maestranze si sono imbattute in nuovi ritrovamenti lungo il percorso dell’infrastruttura ma verosimilmente i lavori potranno riprendere, seppure a rilento in quanto, in questi casi, siamo tenuti a rispettare le prescrizioni di legge per una corretta valutazione da parte dei tecnici della Soprintendenza. Siamo ottimisti perché, una volta superata la piazzetta a ridosso della Muraglia e imboccata strada Annunziata, non dovrebbero esserci nuove sorprese poiché la strada di recente è già stato oggetto di interventi. Nei giorni scorsi sono state rimosse le ultime sepolture”.
Data: 4 Feb 2019
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.