Home » Notizie Puglia » News Lecce »
Quasi in concomitanza con la Fase 3 del coronavirus, il Presidente Sergio Mattarella ha voluto insignire dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica un primo gruppo di cittadini, di diversi ruoli, professioni e provenienza geografica, che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante i mesi dell’emergenza.
I riconoscimenti, attribuiti singolarmente, vogliono essere un gesto simbolico dell’impegno corale di tanti concittadini nel nome della solidarietà e dei valori costituzionali.
Tra i cittadini premiati sono presenti anche tre pugliesi, i cui interventi in favore del prossimo hanno permesso loro di fare la differenza: Arianna Gabrieli, della frazione di Galatina Noha e componente del team di ricerca dell’ospedale Sacco di Milano, Ettore Cannabona, di Lecce e comandante della stazione dei carabinieri di Altavilla Milicia, Beniamino Laterza, vigilante al Moscati di Taranto e Irene Coppola, sarta di Gallipoli.
Distintisi rispettivamente per il lavoro di ricerca, per aver devoluto in beneficenza l’intero stipendio mensile, per aver scritto una lettera a Mattarella e per aver realizzato a proprie spese migliaia di mascherine, inventando anche quelle trasparenti utili per la lettura del labiale per i sordomuti, i quattro sono stati inseriti nell’elenco dei 57 nuovi Cavalieri della Repubblica.
Contenuto
Arianna Gabrieli, dopo la laurea in biotecnologie alla Tor Vergata di Roma, è entrata a far parte del gruppo di giovani ricercatori che sono riusciti a isolare il ceppo italiano del Covid-19. La scoperta, avvenuta poco dopo il ricovero dei primi quattro pazienti al Sacco, si è resa utile per cercare possibili cure efficaci.
Maresciallo comandante nella provincia di Palermo, il leccese Ettore Cannabona non ha esitato a donare un suo intero stipendio per aiutare alcuni compaesani. Grazie al suo generoso gesto, gli stessi sono riusciti a procurarsi viveri e generi di prima necessità.
Questa la lettera di Beniamino Laterza al Presidente: “Siamo una di quelle categorie lavorative che non ha potuto rimanere a casa, perché offriamo un servizio di sicurezza fondamentale per il paese. Questo servizio che svolgiamo, sono sicuro che come me, moltissimi colleghi lo offrono sull’altare della patria, con altissimo senso del dovere, sentendo che il futuro dei nostri figli si basa sul nostro esempio, sul nostro spirito si sacrificio”.
La gallipolina Irene Coppola, invece, ha realizzato, a sue spese migliaia di mascherine, inventando anche quelle trasparenti per non nascondere il sorriso delle persone. Questa intuizione, in realtà, si è poi mostrata di vitale importanza per tutti i sordomuti, che hanno così potuto continuare a comunicare con il mondo esterno.
Foto di Arianna Gabrieli: Galatina.it
Data: 5 Giu 2020
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.