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13 ore e 10 minuti di notte nell’Oceano Pacifico. Il protagonista di questo tempo trascorso in mare aperto è un pugliese, un biscegliese per l’esattezza, di soli 26 anni. Daniel Douglas Di Pierro, questo il nome del ragazzo, non è stato vittima di un incidente bensì di una scelta consapevole, desiderata da tempo: quella di arrivare dall’isola di Catalina a Los Angeles, entrambe località della California, a nuoto.
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Questa sensazionale impresa è stata compiuta la notte tra il 29 e il 30 agosto, ha visto la partenza di Di Pierro, fornito solamente del costume in slip come lui stesso ha specificato, dall‘isola Californiana in un orario insolito: le 22 di sera, e l’arrivo a Los Angeles la mattina successiva, alle 11, per un totale di 13 ore e 10 minuti in un’acqua la cui temperatura non ha mai superato i 20°C.
La solitaria del ragazzo non è stata la sua prima impresa: Daniel Douglas Di Pierro aveva già sfidato i propri limiti negli scorsi anni, quando ha nuotato per 32 km tra la Corsica e la Sardegna in una doppia traversata che oltre all’andata ha visto anche il suo ritorno, per 22 km da Vulcano a Capo Calavá in Sicilia e ancora, nello Stretto di Gibilterra. Ciò che ha reso il suo ultimo viaggio indimenticabile è stato sicuramente il raggiungimento del suo record personale, superato abbondantemente rispetto alle 10 ore spese per arrivare, rigorosamente a nuoto, da Bisceglie a Bari Palese.
L’ultima traversata, quindi, si è conclusa con un successo su diversi fronti. Come raccontato dal ragazzo sulle pagine social, infatti, le sue precedenti imprese avevano una temperatura dell’acqua decisamente superiore rispetto a quella dell’oceano. Come spiegato dal biscegliese stesso, però, il suo corpo ha reagito bene e non ha mostrato segni di infreddolimento.
Oltre ad aver sopportato senza fatica le temperature dell’acqua, ad aver retto bene durante tutte e 13 le ore della traversata sono state le braccia. Dopo 9 ore in Oceano aperto, invece, hanno iniziato a dare problemi le sue gambe, che hanno iniziato a dare i primi cenni di cadimento.
Oltre al canoista, Daniel Douglas Di Pierro è stato in compagnia dell’Oceano, caratterizzato dalla sua tipica onda lunga, di bassa altezza e poco incisiva per la nuotata. La difficoltà è invece arrivata da parte delle correnti, che per un paio d’ore sono state particolarmente forti e che non gli hanno consentito di muoversi in maniera più rapida.
Non appena tornato sulla terraferma, Daniel Douglas Di Pierro, studente di Scienze delle attività motorie e sportive dell’Università di Bari, oltre ad aver espresso tutta la sua soddisfazione per il traguardo raggiunto, sta già iniziando a pensare alla sua prossima avventura: quale sarà?
Data: 1 Set 2019
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