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Alta sul mare, Castro gode di una invidiabile posizione panoramica. Tra le numerose grotte presenti lungo la costa La Zinzulusa e la Romanelli hanno certamente conosciuto l’uomo in epoca molto remota.
Prima centro messapico e poi greco, Castro nel 123 a.C. diventa colonia romana con il nome di Castrum Minervae. Virgilio nell’Eneide, cita il primo approdo di Enea in Italia chiamandolo Castrum Minervae, descrivendo un porto dominato da un alto promontorio sulla sommità del quale vi era un tempio dedicato alla dea Minerva. Recenti scavi hanno riportato alla luce le tracce di un santuario che pare sia proprio dedicato alla dea, questo già di per sé importante ritrovamento ha ulteriormente rafforzato l’ipotesi, che il primo approdo di Enea sulla nostra terra sia avvenuto proprio a Castro.
Durante la dominazione normanna la città fu fortificata, restano ancora visibili lunghi tratti di mura, torri e bastioni. Il sistema di fortificazioni è rafforzato dal castello, il cui primo impianto era una rocca bizantina. Nel 1480, durante il saccheggio di Otranto da parte dei turchi, il castello di Castro fu quasi completamente distrutto; è stato ricostruito nel XVI secolo. Attualmente il castello ha pianta quadrata con quattro torri angolari di varie forme.
La chiesa dell’Annunziata, l’ex cattedrale di Castro, costruita su di un precedente tempio greco, seppur fortemente rimaneggiata ha mantenuto la facciata in stile romanico pugliese. L’interno è a croce latina ad unica navata, l’altare maggiore è in stile barocco ed è risalente alla seconda metà del 600.
Il litorale di Marina di Castro è esclusivamente roccioso con acque verde smeraldo e ricco di grotte, la più famosa delle quali è certamente la Zinzulusa.
La grotta della Zinzulusa è una delle poche accessibili sia da terra che da mare. È certamente la grotta più conosciuta del Salento. Accedendo alla grotta, nel corridoio inziale, ci sono stati numerosi ritrovamenti risalenti al paleolitico, procedendo verso l’interno si arriva al corridoio delle meraviglie, ricco di concrezioni calcaree quali stalagmiti e stalattiti, pendenti dal soffitto come stracci appesi, da qui il nome, in dialetto locale gli stracci vengono chiamati zinzuli. La grotta più importante è certamente grotta Romanelli, l’avvicinamento ad essa è molto impegnativo e l’ingresso è vietato, dall’esterno è possibile però osservare tutta la grotta e le sue iscrizioni essendo costituita da un unico ambiente. Grazie ai ritrovamenti al suo interno fu ufficialmente accertata la presenza del paleolitico superiore in Italia.
Sul territorio di Castro vi sono sia cale con accesi liberi al mare che lidi con servizi. Di libero accesso, nei pressi del paese vi è Punta Correnti. Ad un chilometro a sud di Castro, poco prima di Marina di Marittima, si trova una delle più belle insenature del Salento: Acquaviva, deve il suo nome ad alcune sorgenti di acqua dolce in mare, cosa che rende il mare fresco, ideale per rinfrescarsi nelle caldissime giornate estive. Poco più a sud si trova l’insenatura di Chianca liscia, in questo punto gli scogli (chianche nel dialetto locale) a differenza del resto del litorale hanno una superfice più liscia permettendo al visitatore di distendersi per prendere la tintarella.
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Una tabella riepilogativa dei principali luoghi di interesse storico, culturale e paesaggistico.
In questa mappa navigabile puoi vedere dove si trova Castro.
Puoi ingrandire o rimpicciolire la cartina per capire dove sono ubicati i luoghi da visitare e capire come raggiungerli facilmente.
Ecco come raggiungere Castro comodamente con i principali mezzi di trasporto disponibili.