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Non solo mare cristallino: tra le vie del centro storico di Peschici è possibile imbattersi in antiche strutture di incredibile fascino.
È proprio questo il caso del suo castello, una costruzione a strapiombo sull’Adriatico che, grazie alla sua posizione privilegiata, domina l’intera costa garganica da levante a ponente e permette di scorgere anche le vicine Isole Tremiti.
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Edificato dai Normanni tra il X e l’XI secolo, il castello di Peschici è stato utilizzato fin dalla sua costruzione con lo scopo di difendere le sue coste dai continui attacchi provenienti sia dai Saraceni che dai pirati. Inizialmente adibito a dimora per i monaci delle abbazie delle Isole Tremiti, durante il regno di Federico II, questo maniero fu modificato e reso conforme agli altri castelli voluti dallo Stupor Mundi.
Durante questo periodo, infatti, fu abbellito con la costruzione della torre ora chiamata Rocca Imperiale. L’assetto voluto dall’imperatore svevo resistette fino al 1504, quando, sotto la dominazione spagnola, Peschici entrò a far parte del dispositivo difensivo costiero contro le incursioni dei Turchi. Per assolvere al meglio a questo suo nuovo compito, l’intera struttura fu dotata di una cinta muraria, nota come Recinto Baronale, che ha donato al maniero un incredibile aspetto minaccioso, tutt’ora visibile per chiunque lo osservi dal mare.
Ulteriori arrangiamenti furono poi realizzati nel 1735 per volere del Principe di Ischitella Francesco Emanuele Pinto, che modificò i piani superiori e gli ambienti di rappresentanza.
Dopo essere stato sottoposto a restauro, il castello di Peschici è oggi aperto al pubblico ed è periodicamente sede di mostre ed eventi. Al suo interno, inoltre, è anche presente il Museo delle Torture, un’esposizione di attrezzi utilizzati dai regimi totalitari per punire eventuali infrazioni o reati.
Data: 1 Giu 2020
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