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A pochi chilometri dalla dimora estiva di Federico II, Castel del Monte, lo stupor mundi decise di far costruire un’altra fortezza, questa volta a ridosso del mare.
È in seguito a questa decisione che nasce il castello di Trani, un’ulteriore bellezza voluta dall’imperatore per permettere che il territorio pugliese, all’epoca del Regno di Sicilia, fosse sufficientemente tutelato dagli attacchi esterni.
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La fortezza della Perla dell’Adriatico si contraddistingue per il candore della sua pietra, il cui bianco roccioso è sensibilmente ribassato rispetto alla terra ferma.
Il castello di Trani nasce sulle ceneri di una piccola torre di guardia appartenente al X-XI secolo, i cui resti sono stati rinvenuti sotto il calpestio dell’attuale ingresso.
Ad oggi la struttura si presenta in tutta la sua imponente bellezza a pochi metri da un altro edificio particolarmente apprezzato, la cattedrale, un vero e proprio capolavoro di arte romanica.
Scopri di più su: Cattedrale di Trani, capolavoro di arte romanica a pochi metri dal mare
La costruzione in riva al mare e i suoi fondali bassi si sono sempre rivelati una buona difesa naturale sia dalla furia del mare in tempesta che da eventuali attacchi dal fronte settentrionale.
La sua edificazione ha rispettato lo schema tipico dei castelli medievali, presentando una forma quadrangolare, con torri quadrate agli angoli e cortile centrale. Immancabile era anche il muro di cinta, presente su tutto il perimetro verso terra e il tradizionale fossato, che separava il maniero dalla terraferma. Durante i suoi primi anni, inoltre, nel 1259 fu celebrato un importante matrimonio: quello tra il figlio di Federico II, Manfredi, e Elena Ducas.
Durante la successiva dominazione angioina, invece, furono operate alcune modifiche alla struttura ad opera dell’architetto militare francese Pierre d’Angicourt, che comunque non sconvolse gli assetti originari.
Importanti aggiornamenti furono invece effettuati sotto il dominio spagnolo, quando sotto Carlo V, nel 1533, ci furono numerose trasformazioni rese indispensabili per omologare la struttura alla nuova invenzione, quella della polvere da sparo. Nel XVI secolo, quindi, ci fu un rafforzamento verso il lato meridionale e la costruzione di due bastioni, posizionati a partire dalle due torri angolari.
Dopo essere stato, tra il 1586 e il 1677 sede del tribunale regio per la provincia della Terra di Bari, non ci sono attestazioni storiche di notevole rilevanza fino al 1832, anno durante il quale il castello di Trani fu sottoposto ad alcuni lavori finalizzati all’adeguamento della sua struttura in carcere centrale provinciale.
Bisognerà poi aspettare il 1844 per la sua apertura, la cui funzione fu mantenuta fino al 1974, anno durante il quale venne consegnato alla Soprintendenza ai Beni Ambientali e Artistici della Puglia, che dopo i dovuti lavori di restauro l’hanno aperto al pubblico il 5 giugno del 1998.
A partire da quella data in poi, è quindi ora possibile visitare la fortezza sveva ogni giorno dalle 08:30 alle 19.00. Durante il tour all’interno del castello si potranno ammirare i dettagli di ogni opera sopra descritta, in quanto ancora tutti visibili.
Data: 27 Set 2019
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