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Non molto distante dalla piazza iconica della Città del Barocco, quella di Sant’Oronzo, è presente il castello di Lecce, da tutti conosciuto come il maniero di Carlo V.
Questa fortezza però, contrariamente a quanto il suo nome faccia intendere, non è stata costruita dall’imperatore del Sacro Romano Impero ma deve la sua edificazione al periodo normanno e quindi risalente al medioevo, epoca durante la quale l’attuale maniero si presentava come un semplice baluardo principesco.
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Fu solamente nel 1539 che Carlo V decise di modernizzare la già esistente struttura, emanando l’ordine di demolire la vecchia costruzione per favorirne una più all’avanguardia e con tecniche di architettura militare.
Il castello venne quindi munito, proprio come tutta Lecce, di nuove opere difensive resesi necessarie per rispondere alle rinnovate esigenze belliche, diventando così un’emblema della grandezza imperiale e anche luogo di difesa contro gli attacchi dei nemici.
Inglobata la precedente struttura medievale, il maniero fu contraddistinto da un ampliamento delle sue dimensioni, aumentate grazie alla costruzione di un’imponente cortina muraria che andava a collegarsi a quattro bastioni: quelli della S. Trinità e di S. Croce verso la città e quelli di S. Martino e S. Giacomo verso l’esterno.
Il nuovo assetto più grande e moderno, tuttavia, non rimase tale a lungo: tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600 anche il castello di Lecce si avviò verso una lenta decadenza, tanto che nel 1690 il maniero diventò sede del tribunale della Regia Udienza e nel corso del Settecento fu utilizzato come sede di civili abitazioni, mentre il salone fu impiegato per le rappresentazioni teatrali.
A partire dal 1870 e per oltre un secolo, il castello vide al suo interno la presenza di militari in quanto la fortezza fu trasformata in sede del 5° Distretto Militare. A cambiare, proprio durante questi anni fu, ancora una volta, il suo aspetto: nel 1872 fu definitamente colmato il fossato e nell’area un tempo occupata da questo fu edificato con un complesso di costruzioni teatrali: il teatro San Carlino, il teatro Politeama Greco e il teatro Apollo.
Il lato meridionale, invece, fu occupato nel 1898 dal Mercato Coperto con la tettoia liberty rimossa negli anni Ottanta e nel 1928 dalla fontana monumentale dell’Armonia.
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Il castello di Carlo V, dunque, si contraddistingue in quanto si presenta dall’esterno nel tipico rigore delle strutture difensive cinquecentesche mentre nell’interno si palesa come ricco di preziosi decori.
Imperdibile, tra le sue mura, è il Museo di Cartapesta. Lecce, infatti, a partire dal Settecento si trasformò in un vivace centro per la lavorazione di questo materiale, con lo sviluppo di uno stile distintivo rispetto alle altre regioni d’Italia. Ancora oggi, per le strade del centro storico, è possibile ammirare numerose statue con gli scheletri impagliati, le mani e le teste in cartapesta o in terracotta.
All’interno del Museo di Cartapesta, dunque, sono presenti alcune esclusivissime collezioni, che, complice l’ambiente nel quale si trovano, assumono un aspetto decisamente stupefacente.
Per conoscere ogni singolo angolo del castello di Carlo V, infine, è possibile prenotare un tour guidato nelle sale espositive presenti al primo piano, che permetteranno di ammirare le vestigie cinquecentesche e medievali di tutto il maniero. A non mancare, inoltre, sono le spiegazioni delle varie fasi della fortezza sia dell’età medievale che di quella spagnola.
Il tour, inoltre, comprende la visita della Piazza d’Armi, della Sala Maria d’Enghien e della medievale Torre Mozza.
Qualora, invece, si preferisca visitare autonomamente il castello di Carlo V, basterà recarsi al maniero nei suoi orari di apertura.
Orari invernali:
Orari estivi:
Data: 23 Gen 2020
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