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A confine tra la città vecchia e il borgo nuovo di Taranto sorge in tutta la sua straordinaria bellezza il Castello Aragonese della Città dei Due Mari, conosciuto anche con il nome di Castel Sant’Angelo.
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Questa fortezza dall’incommensurabile valore, racchiude al suo interno un’affascinante storia tutta da conoscere e (ri)scoprire. Il Castello Aragonese, sebbene prenda il nome dagli omonimi sovrani la cui dinastia ha regnato per oltre 600 anni, è stato in realtà costruito dai Bizantini, che, per difendersi dagli attacchi dei Saraceni, decisero di edificare una Rocca. Questa primordiale struttura prevedeva torri alte e strette, delle quali si poteva combattere con lance, frecce e ogni sorta di arsenali all’epoca utilizzati.
Le prime modifiche alla struttura avvennero nel 1481, quando fu realizzato il primo canale navigabile, atto ad aumentare la difesa di questi luoghi. Dopo 5 anni, tuttavia, Ferdinando d’Aragona, particolarmente affascinato da Taranto e dal suo maniero, decise di donare un nuovo assetto al castello, affidando i lavori all’ingegnere Francesco di Giorgio Martini, il quale decise di ampliare il maniero donandogli una nuova forma.
Ad essere modificate furono le torri concepite appositamente per ampliare il castello e di conferire l’attuale struttura. Questo è stato reso possibile andando a modificare le già esistenti torri di carattere medievale.
Nel Settecento e con la conquista degli Asburgo, il castello perse di importanza come opera militare e fu trasformato in una prigione, fino all’arrivo di Napoleone Bonaparte, il quale decise di farlo tornare alla sua funzione originaria.
Un’altra importante modifica fu data proprio alla struttura: une delle cinque torri fu demolita per permettere la costruzione del canale navigabile e del ponte girevole. Questi lavori furono completati nel 1883. A partire da quel momento in poi il maniero è diventato sede della Marina Militare, che lo protegge e tutela tutt’oggi.
La Marina Militare ha deciso, nel 2003, di iniziare dei lavori di restauro per far tornare la fortezza all’antica configurazione aragonese per riuscire a identificare anche le strutture precedenti, cioè greche, bizantine, normanne e svevo-angioine.
Come spiegato sul sito del castello stesso, questi lavori hanno riguardato la rimozione dell’intonaco e del cemento per riportare alla luce le superfici originarie di mura e pavimenti nella riapertura di corridoi e passaggi, oltre che per ristabilire la permeabilità del castello.
Il Castello Aragonese di Taranto, oltre a mostrarsi maestoso dal suo esterno, può essere visitato gratuitamente per 365 giorni all’anno, festivi compresi, dalle 9.30 del mattino all’1:30 di notte.
Data: 25 Lug 2019
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