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Tra le corsie dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo è partita la sperimentazione del robot umanoide Pepper. Il suo aiuto sarà fondamentale per garantire assistenza alle persone anziane, sarà infatti usato come supporto per la comunicazione, la riabilitazione e la valutazione sanitaria.
Il progetto rientra nell’ambito della trasformazione digitale che la sanità pugliese, e in particolare Casa Sollievo, ha voluto avviare per facilitare il lavoro del personale medico. L’Ospedale di San Pio ospita Pepper da dicembre 2019, ma è da pochi giorni che può dirsi confermato il suo pieno utilizzo come soluzione di robotica assistiva per prevenire il declino funzionale e cognitivo delle persone anziane.
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Grazie a un processo di co-creazione in cui sono stati coinvolti l’Unità Sistemi Informativi, innovazione e ricerca, l’Unità di Geriatria e i pazienti stessi, Pepper ha subito un’evoluzione considerevole.
All’interno del nosocomio questo robot umanoide svolgerà compiti diversi:
Pepper avrà un ruolo importante anche quando i pazienti saranno dimessi dall’ospedale e faranno ritorno a casa, perché grazie alla sua presenza potranno continuare a ricevere la giusta assistenza attraverso un collegamento da remoto.
Antonio Grieco, direttore dell’Unità di Geriatria di Casa Sollievo, ha commentato così questa importante novità: “È un progetto tecnologicamente semplice, ma dalla grande portata a livello umano, permettendo alle famiglie di seguire a distanza le attività in reparto. I medici potranno ad esempio condividere più facilmente scelte sulle terapie dei pazienti in terapia intensiva. Soprattutto per persone molto anziane, avere la famiglia vicino grazie a una tele-presenza assistita da un robot è un grande aiuto, con un enorme ritorno dal punto di vista psicologico”.
“Negli ultimi anni in Casa Sollievo abbiamo maturato un’esperienza considerevole nel campo della robotica assistiva”, sottolinea Francesco Giuliani, direttore della Unità Sistemi informativi, che spiega ancora:
“Lavoriamo alla progettazione dei robot del futuro, in sinergia con le aziende produttrici, coinvolgendo gli anziani nella co-creazione e nella sperimentazione dei prototipi. Abbiamo già i primi risultati positivi sulla capacità di queste tecnologie di fungere da stimolo cognitivo positivo e la sperimentazione che prende oggi il via ci permetterà di compiere ulteriori e importanti passi in avanti”.
Data: 25 Ott 2020
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