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Carota di Polignano a Mare, presidio Slow Food ricco di iodio

Carota di Polignano a Mare, presidio Slow Food ricco di iodio

Difficile pensare alla città di Polignano, arroccata sulle sue strutture calcaree tra i suoi bianchi palazzi che li hanno resi famosi in tutti il mondo, senza pensare alle sue bellissime spiagge e al suo panorama al confine tra realtà e poesia. La città del sud barese è tuttavia famosa, per i più curiosi e appassionati, anche per i suoi piatti prelibati e le sue coltivazioni pregiate che le hanno permesso di ottenere il titolo di presidio Slow Food per la sua particolare Carota.

Detta anche Carota gialla di Polignano o Carota di San Vito, la sua coltivazione è legata a un’area particolarmente ristretta nelle vicinanze del comune a sud di Bari, principalmente nella frazione di San Vito. Il riconoscimento è giunto soprattutto in quanto fulgido esempio di un modello di agricoltura basato sulla tradizione, sulla qualità, sul recupero degli antichi metodi di coltivazione.

Quello dell’entroterra polignanese è un territorio vasto e ancora incontaminato. Masserie, pozzi, tratturi vecchi secoli, l’odore del grano e degli ulivi, muri a secco realizzati a mano, il tutto sotto la luce abbagliante di un sole che si tuffa nei colli all’orizzonte, questo è il panorama che contraddistingue l’interno di Polignano, anche a pochi chilometri dalla costa. Qui sono coltivate, ora come allora, le Carote tipiche della zona, caratterizzate da un gran ventaglio di colori squillanti che spaziano dal classico arancio al viola scuro sino al giallo più tenue. Questo perché la selezione dei semi avviene in base alla qualità del prodotto, e non sulla loro apparenza, giudizio solitamente applicato dalle industrie sementiere. Lunghe anche sui venti centimetri, la loro particolarità non risiede nell’aspetto ma nel gusto unico: questo perché i campi della zona, prevalentemente sabbiosi e con un elevato tasso di salinità, irrigati da acqua di pozzo, donano alle carote un sapore sapido e fresco.

Inoltre, caratteristica fondamentale che rende la Carota di Polignano unica rispetto alle altre, è il suo elevato contenuto di iodio. Pare che mangiandone dai 100 ai 200 grammi si assimili il fabbisogno giornaliero raccomandato di iodio necessario ad ogni individuo per la sua piena efficienza. Lo iodio è una sostanza fondamentale degli ormoni tiroidei e secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la sua carenza è uno dei problemi più diffusi relativi alla salute pubblica. La specifica Carota di Polignano è prodotta con la tecnica della biofortificazione, che ha permesso l’aumento del valore nutrizionale della pianta.

I presidi Slow Food sono titoli conferiti ai prodotti capaci di rispettare ecosistema, tradizioni, valori, al fine di garantire un’alimentazione più buona e pulita per tutti. Ottenerlo è un grande onore e simboleggia l’elevata qualità del cibo interessato. Per la Carota di Polignano il titolo rappresenta secoli di storia, sintetizzati in una pietanza capace di far bene alla salute e dare quel tocco in più ad ogni tavola.


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