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La 79esima edizione del Carnevale di Gallipoli si farà.
Dopo un anno di assenza da parte della “Fabbrica del Carnevale di Gallipoli”, che ha curato le ultime cinque edizioni, gli organizzatori sono pronti per rendere la festa del 2020 degna delle precedenti attraverso un ricco programma di eventi, che interesseranno la Città Bella.
Tema di quest’anno “I colori sono il nostro mestiere”, a voler sottolineare quanto il loro tripudio permette di aumentare la spettacolarità del Carnevale di Gallipoli.
Dopo la presenza, dello scorso, anno, di tre strutture in cartapesta, per l’edizione del 2020 torneranno a sfilare su corso Roma i tradizionali carri, per un appuntamento imperdibile con la tradizione gallipolina.
Il Carnevale di Gallipoli ha un’origine piuttosto remota, appartenente addirittura all’epoca medievale che vede l’evento legato a degli antichi riti pagani e anche precristano.
Non è un caso, infatti, che il suo inizio coincida ogni anno con il 17 gennaio con il rito propiziatorio del fuoco, una tradizione legata al mito di Prometeo e che ora, come noto, viene dedicato al patrono cristiano Sant’Antonio Abate.
Se in passato il Carnevale si svolgeva solamente per le vie del borgo antico di Gallipoli, a partire dagli inizi del Novecento la tradizione iniziò ad arrivare anche nelle vie del borgo nuovo. Per la prima grande sfilata di carri allegorico-grotteschi, però, bisognerà attendere il 1954.
Il suo successo sempre più crescente, inoltre, ha portato il Carnevale di Gallipoli ad essere considerato uno dei carnevali più belli d’Italia, tanto che nel 2006 questa festa è stata inserita nel circuito della lotterie Nazionali, a fianco di altre importanti manifestazioni tra le quali rientra anche quello di Viareggio.
Il programma del 2020 prevede che le sfilate, i gruppi mascherati e i carri allegorici sfilino, con partenza da corso Roma, domenica 23 e martedì 25 febbraio.
Entrambi gli appuntamenti, con inizio alle 15:00, vedranno Gallipoli colorata a festa e pronta per rendere omaggio ad una delle tradizioni più sentite: quelle del Carnevale, appunto.
