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In occasione delle Giornate FAI d’autunno si potranno visitare ben 660 luoghi inaccessibili o poco valorizzati in 250 città per scoprire la bellezza del nostro Paese guardandolo con nuovi occhi e prospettive. Un intero weekend sul quale soffermare lo sguardo, sulle bellezze poco conosciute e inaccessibili del nostro Paese, con una serie di itinerari tematici e speciali aperture proposti dal FAI, il Fondo Ambiente Italiano in 250 città italiane.
Le Giornate FAI d’autunno in programma per domani sabato 13 ottobre e dopo domani, domenica 1\4 ottobre, saranno a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordati di salvare l’Italia”, che sarà attiva fino al prossimo 31 ottobre. A questo scopo saranno possibili visite a contributo il 660 luoghi inaccessibili o poco valorizzati in 250 città per scoprire il nostro Paese guardandolo con occhi sempre nuovi. Per una capillare manutenzione dei propri beni il FAI spende circa un milione e mezzo l’anno. Il Fondo ha messo la manutenzione al centro del secondo maggior evento nazionale in quanto la sua missione intende educare ed orientare al buon senso e alla cultura.
L’invito dal nord al sud dell’Italia è quello di lasciarsi sorprendere dalla ricchezza del patrimonio italiano. Un momento nel quale saranno coinvolti quasi 4mila volontari appartenenti soprattutto ai Gruppi FAI Giovani, che accompagneranno gli italiani lungo 150 itinerari a tema, da percorrere in piena libertà, per l’apertura di luoghi solitamente non visitabili o poco valorizzati come palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, botteghe artigiane, musei, fari, ma anche interi quartieri e borghi, raccontati e vissuti con lo spirito tipico che caratterizza i giovani.
In Capitanata le aperture di questo weekend dalle 10:00 alle 17:00 riguarderanno due siti della provincia nei quali l’acqua caratterizza fortemente il paesaggio ma anche come mezzo per lo sviluppo territoriale ed economico. In passato lo sfruttamento dell’acqua era rappresentato dal Mulino ad Acqua di Bovino mentre attualmente per il fabbisogno si utilizza la Diga di Occhito, gestita dal Consorzio per la Bonifica di Capitanata. Si potranno così visitare il Mulino di Bovino e la Taberna del Ponte lungo l’argine sinistro del Cervaro.
Data: 12 Ott 2018
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