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La stagione di prosa del Teatro Curci di Barletta prosegue nel segno del noir e dell’eros, con “La Camera Azzurra”, pièce tratta da un romanzo di Georges Simenon, in scena dal 17 al 19 gennaio 2020.
Sensualità, paura, pettegolezzo, omertà, tradimento e moralismo si mescolano fra gli snodi di una vicenda archetipica, nello scenario di una provincia francese retriva e giudicante.
La storia, che vede protagonisti quattro volti sulla scena – interpretati da Fabio Troiano, Irene Ferri, Giulia Maulucci e Mattia Fabris – orbita intorno a due amanti quarantenni, Tony e Andrèe, ex compagni di scuola, entrambi sposati, che si incontrano di nascosto dai rispettivi coniugi nella camera azzurra per saziare la propria passione irrefrenabile. Abbandonata la camera azzurra, i due si ritrovano tempo dopo in un’aula di tribunale, accusati da un commissario stanco e disincantato di aver commesso un terribile crimine: l’eliminazione di entrambi i coniugi con modalità diaboliche. L’interrogatorio cui vengono sottoposti diventa l’occasione per portare a galla non solo i meccanismi noiristici, ma soprattutto per condurre un’indagine sull’uomo, straordinaria quanto indispensabile.
«Il giallo in sé è intrigante ma non è la parte più interessante del romanzo. – racconta la regista Serena Sinigaglia – La parte più interessante, a mio avviso, è lo scandaglio sull’umano, sui suoi istinti più profondi e segreti. È l’erotismo che vi circola, è l’eterno conflitto tra passione e ordine. La passione degli amanti, l’ordine della famiglia. Due tensioni umane che appaiono difficili da conciliare sempre».
In scena, nei panni di Tony, un bravissimo Fabio Troiano, fra gli interpreti più talentuosi del panorama italiano, Giulia Malucci e Irene Ferri (di recente protagonista nella fiction Tv Pezzi unici con Sergio Castellitto e Giorgio Panariello, diretta da Cinzia TH Torrini). A vestire il ruolo del commissario, Mattia Fabris, mentre la regia è nelle mani esperte della pluripremiata Serena Sinigaglia, già giurata del Premio Riccione.