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Burrata, 3 curiosità che devi conoscere sulla bontà andriese

“Alcune curiosità su uno dei prodotti più amati dai pugliesi.”
Burrata, 3 curiosità che devi conoscere sulla bontà andriese

La burrata può senza ombra di dubbio essere considerata come simbolo della città di Andria, luogo nella quale questa prelibatezza è stata (fortuitamente) realizzata per la prima volta.

Considerata uno degli alimenti più apprezzati della cucina pugliese, la burrata si presenta come una comune mozzarella. La vera meraviglia, tuttavia, è nascosta al suo interno, nel quale è presente la panna fresca. La particolarità che rende questo prodotto unico è infatti composta da un sacchetto di pasta filata (molto simile a quello della mozzarella), che racchiude un cuore morbido di pasta sfilacciata a mano amalgamata con la stracciatella, che altro non è che la panna fresca.

Se della sua invenzione ne abbiamo già parlato qui, oggi vogliamo invece elencare 3 cose che devi assolutamente conoscere sulla burrata di Andria.

Curiosità sulla burrata

Origini del nome

L’intuizione da parte di Lorenzo Bianchino del 1965 è subito stata chiamata con il nome che tutti quanti oggi conosciamo. La sua origine, a differenza di quanto si possa pensare, richiama il sapore consistente del prodotto e non la presenza del burro all’interno della stessa.

Il nome burrata le è stato attribuito proprio per richiamare il sapore “burroso” del suo cuore gustoso e non, contrariamente a quello che si può subito pensare, al fatto che il suo ripieno sia arricchito di burro durante la sua lavorazione.

Come viene realizzata la burrata

Per quanto da molti ritenuta una vera e propria opera d’arte di gusto, la realizzazione di questa meraviglia non è particolarmente complicata. Non sempre, infatti, artificio è sinonimo di gustosità: la semplicità con la quale viene prodotta la burrata ne è il chiaro esempio.

Una volta ottenuto il caglio, che altro non è che un enzima in grado di far coagulare la proteina del latte, provocando la separazione dalla parte solida a quella liquida, si immerge lo stesso in acqua al alte temperature. Il tutto viene quindi lavorato fin quando non si ottiene una massa morbida ed elastica, che poi viene riempite dalla stracciatella.

Come si mangia

La burrata deve essere conservata in frigo per pochissimi giorni e dovrà essere tolta dallo stesso almeno un’ora prima di sedersi a tavola. Complice il suo sapore unico e insostituibile, non necessita di alcun tipo di condimento. Generalmente, tuttavia, viene abbinata da un’insalata verde o di pomodori. Per completare l’esperienza basterà gustare il prodotto in compagnia di vini bianchi freschi, che aggiungeranno la ciliegina sulla torta.


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