News Brindisi

Home » Notizie Puglia » News Brindisi » Brindisi, dai rami cippati si alimentano le stufe a pellet

Brindisi, dai rami cippati si alimentano le stufe a pellet

Brindisi, dai rami cippati si alimentano le stufe a pellet

Evitare la combustione dei residui di potatura degli alberi in Riserva. E’ questa la mission della Riserva Naturale di Torre Guaceto, finalizzata a portare avanti una gestione virtuosa dei beni naturalistici: il Consorzio di Gestione dell’Area Protetta si è così dotato di una macchina utile per la trasformazione dei rami in cippato che po’ essere riutilizzato per l’alimentazione delle stufe a pellet: è infatti grazie a questo tipo di attività che il personale del Consorzio assicura ambienti riscaldati nelle proprie strutture a Serranova, ed è questa la pratica che ora l’Ente gestore vuole offrire agli agricoltori della Riserva e alla dirigenza della scuola della borgata.

Il primo a essere fornito è stato l’istituto di Serranova

La fornitura ha avuto il via ieri: l’attività permette al Consorzio di abbattere i rischi e l’inquinamento generati dalla combustione in loco dei residui di potatura e di riscaldare in modo sostenibile, ma ha notevoli vantaggi anche per gli agricoltori che così possono liberarsi del materiale in modo completamente gratuito e ripulire i propri terreni in tempi stretti, come consigliato anche dalle norme per il contrasto della diffusione del batterio Xylella. “Siamo fermamente convinti – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Enzo Epifani -, che in questo modo faremo bene all’ambiente e alla nostra comunità. Abbiamo deciso di partire offrendo questo servizio alla scuola di Serranova perché è bello pensare di tendere una mano ai nostri bambini in modo ecosostenibile. E ora vogliamo coinvolgere tutti gli agricoltori della Riserva per permettergli di risparmiare e dare loro un aiuto concreto nella gestione dei terreni”. La prima cippatura è stata effettuata grazie ai residui offerti dal locale oleificio, ma le prossime potranno essere fatte in collaborazione con tutti i proprietari dei terreni della Riserva. Un passo in avanti, sempre sulla scorta dell’abbinamento tra rispetto e natura che l’Oasi in provincia di Brindisi persegue sin dalla sua fondazione.


Data:

Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Non riceverai spam ma messaggi in base agli interessi selezionati. Potrai inoltre annullare l'iscrizione in ogni momento.







Inserisci Azienda
Crea la tua Email
Promuovi Evento