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La Puglia è la prima struttura pubblica in Europa ad essere dotata di un Istituto di Breath Analysis.
Questa tecnica consiste nel riuscire a diagnosticare attraverso l’analisi del respiro in maniera precoce diversi tumori. Sul paziente vengono svolte delle analisi, non invasive, nelle quali si monitora costantemente il respiro e tutti i suoi composti organici volanti.
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Il centro di Breath Analysis, istituito all’interno dell’Istituto Tumori di Bari è nato in seguito ad approfonditi studi che sono stati compiuti per sconfiggere l’alta incidenza e mortalità di chi è affetto dal tumore attraverso la sua diagnosi tempestiva.
Già prima della sua apertura, infatti, a partire dal 2010, gli studi svolti si sono prima soffermati sul mesotelioma pleurico, raro tumore maligno che trae origine dal mesotelio costituente la pleura, sull’esposizione all’amianto e infine su quello del tumore al colon retto.
Nel 2016, dopo 6 anni di studi e ricerche, è stato poi istituita la grande rete di Inside Ther Breath, un progetto della durata di due anni che si è concluso proprio pochi giorni fa. Durante questo periodo è stata messa a punto un’avanzata tecnologia: il campionatore Ministral, un apparecchio in grado di registrare in pochi minuti singoli campioni di respiro che vanno poi analizzati in laboratorio, luogo in cui i composti organici volatili possono essere collegabili a specifiche patologie.
L’obiettivo della Breath Analysis è quello di riuscire a diagnosticare ogni sorta di malattia esclusivamente attraverso l’analisi del respiro umano, motivo per il quale il Centro è stato fondato dall’Agenzia Regionale Strategica per la Salute ed il Sociale (AReSS Puglia), l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e l’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” (IRCCS).
Questa tecnica del respiro verrà resa fruibile per la prima volta nella sanità pubblica: gli altri due unici centri che utilizzano tale approccio, quello di Cambridge e quello di Tel Aviv, sono privati.
Il centro, al momento sperimentale, offrirà delle concrete opportunità di crescita: oltre alle diagnosi già verificate durante gli studi, potrebbe aprirsi anche ad altre patologie.
Il team, infatti, sta già lavorando su due sperimentazioni cliniche, una sul mesotelioma presso il Giovanni Paolo II e l’altra del tumore del colon-retto presso il Policlinico di Bari.
Data: 30 Apr 2019
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