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Lungo il litorale adriatico, a pochi chilometri a nord di Lecce, si estende in una superficie di 1600 ettari il Parco naturale regionale ”Bosco e Paludi di Rauccio”.
Rauccio è il nome del complesso masserizio, che insiste all’interno del Parco, e risale alla metà del XVI secolo. Il suo nome deriva da un certo Raguccio Maresgallo che aveva la proprietà di questa costruzione.
Attorno al complesso si trova una zona umida e boschiva, testimonianza della Foresta di Lecce che alla fine del XIII secolo si estendeva tra il capoluogo salentino e la costa.
L’ambiente è prevalentemente ricco di sabbie calcaree e pozze, ovvero cavità naturali dall’aspetto di piccoli laghi in cui affiorava l’acqua di falda, con una complessa circolazione idrica sotterranea. Anche la vegetazione è particolarmente variegata, ed è parte di una boscaglia sempreverde con un sottobosco di arbusti e specie lianose.
Nel Parco si possono osservare specie vegetali. Fra tutte spicca la celebre periploca maggiore (Periploca graeca), individuata nell’area del Parco già nel 1953.
La fauna tipica del Parco invece è caratterizzata soprattutto da mammiferi, quali ricci, volpi, donnole; peculiare è la presenza del tasso (termine dialettale «melogna» o «milogna»), testimoniata dal toponimo della vasta zona umida Specchia di Milognanei pressi del bosco. Oltre ai mammiferi si notano rettili come bisce d’acqua e biacchi, anfibi come la rana verde e il rospo smeraldino, e uccelli come la cinciallegra, l’usignolo di fiume e il totano moro. Anche per quanto riguarda la fauna, esistono alcune specie minacciate o in pericolo di estinzione.
Il Parco di Rauccio non è soltanto un’area verde incontaminata, ma vuole essere un’importante sfida che il nostro territorio vuole imporre. In un tempo dettato da un’urbanizzazione sempre più marcata, caratterizzata da un vero e proprio abuso e deturpazione dell’ambiente naturale, il Parco di Rauccio riesce a sopravvivere, conservando la bellezza e il fascino di una natura made in Puglia.
Data: 13 Mar 2019
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