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Visitare un bosco è il modo migliore per regalare a sé stessi un attimo di poesia d’altri tempi e la Puglia è ricca di aree incontaminate dove poter prendere una pausa dalla vita urbana.
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Il Tacco d’Italia è pieno di boschi: volendo partire dalla zona garganica è facile discenderla completamente scoprendone tutte le aree naturali e protette. All’interno della provincia foggiana, sul promontorio del Gargano, è possibile visitare la Riserva Naturale della Foresta Umbra, a 800 metri di altitudine. Il suo curioso nome è da attribuire alla profondità della sua vegetazione, così fitta da oscurare anche il sole. Occupa un territorio di 11mila ettari diviso in zone a seconda dei vari permessi con cui è possibile avanzare. Ad esempio la zona centrare dell’area è interdetta al pubblico ed è riservata alla riproduzione della fauna locale, mentre nelle zone limitrofe è possibile entrare a piedi ma sono vietati rumori molesti o comportamenti inappropriati. È possibile ammirarvi un gran numero di specie animali come cinghiali, caprioli, donnole e volpi. Di scoperta più recente è la presenza di lupi appenninici. Le faggete, presenti nella foresta Umbra, sono parte del patrimonio UNESCO.
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Senza allontanarsi troppo e muovendosi verso la zona a sud di Foggia è possibile incrociare il Parco naturale del Bosco Incoronata. Area protetta istituita nel 2006, a pochi passi dal fiume Cervaro ed al cui interno è possibile visitare il santuario della Madonna Incoronata, metà di pellegrinaggi internazionali. La sua flora presenta una gran varietà di specie rare che non potranno non interessare chiunque sia appassionato dell’argomento, mentre la sua fauna è molto simile a quella garganica con una maggiore varietà di esemplari volatili come merli, corvi, beccacce e gazze nonché da numerosi uccelli rapaci.
In foto, la foresta di Mercadante.
Spostandosi verso l’entroterra ed addentrandosi nel territorio murgiano è inevitabile l’ingresso presso il Parco Nazionale dell’Alta Murgia vasto ben 68033 ettari. Occupa buona parte del territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani e della provincia di Bari e corrisponde alla parte più elevata dell’altopiano delle Murge. Occupa il territorio di ben 13 comuni ed al suo interno è possibile trovarvi numerose attrattive, come il Castel del Monte.
Soprattutto presenta un gran numero di aree verdi e boschi, come il parco comunale Robinson di Gravina, la pineta Galietti di Santeramo in Colle, il bosco Mesola di Cassano, la pineta comunale Lagopetto di Grumo Appula, la foresta Mercadante tra Cassano Murge ed Altamura e ovviamente il bosco di Acquatetta, uno dei più grandi della regione, sito tra Minervino Murge e Spinazzola. Un territorio vasto dove è possibile trovare una vegetazione varia a seconda della zona, dalle aree steppiche alle pinete alle formazioni carsiche. Il luogo è l’ideale anche per chiunque voglia ammirare una fauna variopinta e con una gran varietà di specie animali.
Rifugio nel primo Novecento di molti briganti, procedendo a sud di Martina Franca, la Riserva Naturale Regionale Bosco delle Pianelle si presenta ricca di cavità carsiche e con una popolazione floristica che presenta fragno, roverella e lecceta d’alto fusto, con un’interessante fauna avicola come poiane e gheppi.
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Sulla costa è possibile visitare la Riserva naturale regionale Bosco di Cerano, nel brindisino, vasta 1300 ettari. Essendo caratterizzata da macchia mediterranea e leccete, la flora è caratterizzata da piante tipiche di queste zone, in particolare igrofile come olmo campestre e carpino nero. Di rimando la fauna è per lo più contraddistinta da roditori e volatili.
Polmone verde del tarantino, il Parco Isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo comprende per l’appunto il territorio isolano ed è composto da vaste pinete e macchie che terminano in un mare cristallino con fauna e flora particolarmente ricche.
All’estremità della regione incrociamo il Parco naturale regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, che comprende il territorio di dodici comuni del salentino con una vegetazione particolarmente ricca che diminuisce gradatamente avvicinandosi alla costa, solitamente alti promontori sul mare. Al suo interno è possibile incontrare anche beni storico-architettonici e fenomeni di carsismo come doline e grotte.
Data: 24 Ott 2020
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