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Nella cucina pugliese, secondi piatti e primi piatti sono il fiore all’occhiello della tradizione gastronomica regionale. Uno dei secondi piatti pugliesi che tutti dovrebbero conoscere e assaggiare almeno una volta nella vita sono le famose bombette pugliesi. Dato il nome bizzarro, la prima domanda che ci si pone è: “Cosa sono le bombette da mangiare?”. Te lo spieghiamo subito: le bombette pugliesi sono degli involtini di carne fresca di maiale ripieni di formaggio, sale e pepe.
Questi involtini sono di forma arrotondata e di piccole dimensioni (circa 3-5 cm). La vera bombetta, infatti, deve essere mangiata in due morsi al massimo, per questo è considerata la regina dello street food made in Puglia (ma conosciuta e apprezzata anche oltre i confini regionali).
La denominazione è legata all’esplosione di sapore che si prova mangiandoli e soprattutto assaporandone il ripieno reso gustoso dal formaggio: solitamente si utilizza il Caciocavallo Podolico del Gargano, re dei formaggi pugliesi, una vera prelibatezza.
Comprendere l’origine di questi involtini equivale anche a capire dove si mangiano le bombette.
Questo succulento secondo a base di carne è tipico del territorio della Valle d’Itria, in particolare di Martina Franca dove è nata negli anni ’60. Qui si produce il famoso capocollo, ovvero la coppa di maiale che padroneggia tra tutte le carni della zona come Presidio Slow Food, essendo un prodotto strettamente legato alla natura e alle risorse del territorio a cui deve il suo profumo e sapore.
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L’altro borgo pugliese tradizionalmente noto per la produzione di bombette pugliesi è Cisternino. Sebbene i due Comuni si contendano la paternità di questa leccornia, il velo di mistero che aleggia attorno all’origine delle bombette aggiunge un pizzico di pepe in più a un prodotto che già di per sé lo contempla nella ricetta.
Quel che è certo è che se dovesse capitarti di visitare la Valle d’Itria, non puoi assolutamente perderti l’esperienza di assaggiare le bombette in uno dei numerosi “fornelli pugliesi”: varcare la soglia delle antiche macellerie di quartiere significa perdersi negli odori della carne arrostita in maniera magistrale in forno (cioè sugli spiedi) o sul braciere.
Ci sono diverse varianti di questo prodotto tradizionale che riguardano il ripieno: agli ingredienti base, capocollo e caciocavallo, si può scegliere se aggiungere per il ripieno la pancetta (con cui in alcuni casi si avvolgono gli involtini), il prezzemolo e/o altre spezie.
Questi involtini sono tradizionalmente cotti nei fornelli delle macellerie e delle bracerie, ma in alternativa si possono cuocere sulla griglia o in forno, ma anche al sugo.
Durante le feste di paese e le sagre pugliesi le bombette diventano un irresistibile stuzzichino servito come cibo di strada in pratici cartocci conici, spesso accompagnate da una fetta di pane casereccio.
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Bravissimi. Grazie per la, ricetta!
La faccio oggi stesso e la metto sulla mia, pagina Fb Gente di Dieta 😊 🌹
Mangiate direttamente a Martina Franca in macelleria una goduria per il palato😋😋😋😋😋😋😋😎