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Bari fa un passo in avanti nella progettazione degli spazi dedicati all’arte: a partire da sabato 30 aprile fino al 30 settembre, due esemplari in tufo faranno da ‘guardia’ alla duchessa Bona Sforza, regina di Polonia e duchessa di Bari, che fece costruire il Bastione di Santa Scolastica nel capoluogo pugliese, sede del museo archeologico della città metropolitana: si tratta di imponenti opere del pittore e scultore Mimmo Paladino.
L’esposizione, promossa dalla Città metropolitana di Bari, è stata curata da Clara Gelao, direttrice della pinacoteca ‘Giaquinto’ insieme al critico d’arte Enzo Di Martino. “Uno dei fenomeni abbastanza diffuso nel mondo dell’arte è quello della mise-en-scène simultanea di antico e contemporaneo -è il commento della curatrice della mostra, Clara Gelao-con risultati spesso sorprendenti”. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha annunciato a breve un tavolo di confronto con la Città metropolitana, il Segretariato, la soprintendenza e il Polo museale per definire i tempi di lavorazione per la riapertura del museo archeologico e pensare a un collegamento con gli altri contenitori in restauro, come il castello svevo, il Mercato del pesce e il teatro Margherita. “Passato e presente, opere antiche e moderne, oggi si fondono in una mostra a cavallo della storia-ha affermato Decaro-ci stiamo impegnando a riaprire al pubblico i nostri contenitori culturali più prestigiosi”.
Data: 2 Mag 2016
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